Accompagnamento della fede e della vita quotidiana

Il tempo ordinario guida le comunità cristiane, in questa sua prima parte, fino alla Quaresima

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Nei ritmi che guidano ed accompagnano la vita dei cristiani e delle comunità si inseriscono anche i tempi dell’anno liturgico. L’attenzione nei loro confronti non sempre è forte nella realtà sociale attuale, fatti salvi alcuni momenti celebrativi che si fondono – o sono confusi – con i ritmi del calendario e sono segnati da manifestazioni ormai entrate nel vissuto delle persone a prescindere da una valenza religiosa.

Il “Tempo ordinario”

Terminato il periodo celebrativo liturgico dell’Avvento e del Natale, la Chiesa nel suo calendario ha inserito quello che è chiamato “Tempo ordinario”. È solo una prima parte di un lungo periodo che comprende in tutto l’anno ben trentaquattro settimane. Queste prime domeniche e relative settimane, guidano la vita celebrativa e spirituale dei cristiani fino alla Quaresima. Nel corrente anno le domeniche e settimane previste arrivano fino alla ottava. Utilizzando il calendario civile l’inizio di questo tempo è fissato il 10 gennaio 2022 e la sua conclusione il 1° marzo 2022. Il giorno seguente ha inizio la Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri. La ripresa del Tempo ordinario sarà dopo la Quaresima e la Pasqua. Nel calendario civile la data indicata sarà, quest’anno, il 6 giugno. La conclusione, prima dell’inizio dell’Avvento 2022, sarà il 26 novembre 2022.

Significato e valore del “Tempo ordinario

Questo lungo periodo del calendario liturgico può sembrare ed essere considerato meno significativo rispetto ad altri “tempi”, nei quali si celebrano in modo particolare i misteri della vita di Cristo. È da sottolineare come in questo tempo l’attenzione è rivolta al mistero di Cristo nella sua pienezza. Soprattutto nella domenica, pasqua settimanale, quando si fa memoria della risurrezione del Signore. Nell’ascolto della Parola di Dio vengono in successione proposti: aspetti della fede cristiana, significato della sequela di Cristo e conseguenze esistenziali per chi fa – o decide di fare – questa scelta, diventando discepolo di Gesù. Specie nei brani del Vangelo domenicale ho trovato queste parole come opportunità sia per la conoscenza che per un ripasso del messaggio e della proposta del Signore Gesù. Questo ascolto e questa verifica non sono quindi qualcosa di secondario: essi diventano importanti per chi nelle vicende di un mondo che non conosce o non vuole ascoltare il Vangelo, rischia di perdere la propria identità di discepolo del Signore.

Nei giorni feriali del tempo ordinario, nelle trentaquattro settimane previste, l’ascolto dei brani più significativi dei tre vangeli sinottici tiene viva nel cuore dei fedeli cristiani la presenza della vicenda di Cristo: vita, azioni e parole. Nelle stesse settimane nei due anni previsti, viene offerta ai cristiani la possibilità di avvicinarsi a tutti i libri della Bibbia, con lettura semicontinua, e conoscere o richiamare i contenuti principali del Libro sacro.

Non è sufficiente quindi prestare attenzione solo ai tempi “forti” e alle relative solennità, dimenticando che la comunità cristiana e i singoli fedeli sono chiamati a celebrare e vivere l’intero mistero di Cristo e l’opera della salvezza per il bene dell’umanità.

La Parola di Dio proclamata nel “Tempo ordinario”

Ogni anno dei tre cicli liturgici domenicali e festivi (A, B, C) ha un suo evangelista di riferimento. Nel corrente anno, con il ciclo C, dalla terza domenica, accompagna comunità e fedeli l’evangelista Luca. Al brano del Vangelo scelto con lettura semicontinua fa riferimento il brano dell’Antico Testamento. Questo legame tra i due testi richiama agli ascoltatori l’unità dei due Testamenti. I titoli che vengono preposti alle singole letture (che non sono proclamati nella celebrazione, ma scritti nei lezionari) sono di aiuto a cogliere aspetti di teologia biblica e di spiritualità che si vogliono sottolineare. Gli strumenti a disposizione dei fedeli riportano con i brani proclamati anche i titoli che il compilatore del lezionario ha dato a ogni testo.

La seconda lettura domenicale prevede, nei tre anni, la proclamazione di brani – con lettura semicontinua – delle lettere dell’Apostolo. Nelle prime settimane del corrente anno C verranno letti brani della prima lettera di san Paolo ai cristiani di Corinto dai capitoli 12-15.

Per il ciclo feriale, i Vangeli proclamati nelle ferie sono attinti in sequenza da Marco (settimana I-IX), Matteo (X-XXI) e Luca (XXII-XXXIV). In queste prime settimane del Tempo ordinario i brani saranno quindi dall’evangelista Marco. Per la prima lettura delle Messe feriali la fonte (con lettura semicontinua) sono i libri della Bibbia secondo uno schema che prevede nei due anni del ciclo feriale (pari-II o dispari-I) l’avvicinamento di tutti i libri della Bibbia. Nelle previste otto settimane (fino alle Ceneri) verranno proclamati brani dai seguenti libri: primo e secondo di Samuele, primo libero dei Re (cap. 1-16), lettera di Giacomo e prima lettera di Pietro. Lo schema completo delle letture nelle trentaquattro settimane è riportato nell’Ordinamento generale del Lezionario Romano.

Giuliano Follin