Adeguamento della Cattedrale: un passo avanti

È stato oggi inviato ai candidati il Documento preliminare alla progettazione

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Si fa oggi un passo in avanti verso l’adeguamento liturgico della Cattedrale. Viene inviato ai gruppi dei candidati il cosiddetto Documento preliminare alla progettazione (DPP), che in sostanza contiene le richieste della committenza per il progetto di adeguamento della Cattedrale.

Il 15 marzo scorso, secondo la scadenza del bando, erano pervenute 52 iscrizioni da tutto il territorio nazionale. Il gruppo diocesano di lavoro, in sinergia con l’Ufficio nazionale della CEI, ha verificato le iscrizioni: sei di esse sono state scartate per qualche difetto nei requisiti o per l’incongruenza degli stessi. Solo ai 46 gruppi ammessi viene inviato il citato DPP.

I prossimi passaggi prevedono che, entro il 29 giugno 2021, i 46 gruppi ammessi presentino l’elaborato di prima fase, ovvero una tavola contenente le planimetrie con le indicazioni dei luoghi liturgici e dei percorsi processionali e una descrizione degli aspetti formali e materiali delle opere che saranno realizzate, ossia l’altare, l’ambone, la cattedra del Vescovo e altri eventuali interventi dell’area presbiterale.

Gli elaborati saranno inviati a una figura, chiamata “garante dell’anonimato”, un professionista tenuto al segreto professionale, che attribuirà a ogni progetto un codice numerico progressivo. Va da sé infatti che i membri della giuria non potranno conoscere i nomi dei partecipanti.

Entro il 29 luglio – trenta giorni dopo la scadenza – i giurati si incontreranno e selezioneranno tra i pervenuti da un minimo di cinque a un massimo di otto idee progettuali, che saranno ammessi per la seconda fase di lavoro, nella quale è previsto un sopralluogo alla Cattedrale, che sarà preludio a un lavoro di progettazione più dettagliato e sarà oggetto del vaglio di una nuova giuria. Solo a quel punto si avvierà l’esecuzione dell’opera.

Come ha ricordato il Vescovo, sono tre i punti che incoraggiano l’impresa: anzitutto la maestosità rinascimentale rende la nostra Cattedrale unica tra le tante «chiese, spesso piccole, di stile montano disseminate ovunque», quasi chiamate a convergere in essa. In secondo luogo, ha ricordato l’introduzione nelle diocesi italiane della terza edizione del Messale romano (29 novembre 2020), occasione per un rilancio della riforma liturgica voluta dal Concilio. In terzo luogo ha prospettato la conclusione del «lungo percorso di canonizzazione di papa Giovanni Paolo I», che sarà un momento forte per la vita diocesana: è bello ricordare che don Albino Luciani per oltre vent’anni fu al servizio di Dio in questa Cattedrale (1937-1958). (DF)