Scriveva un giovane vescovo durante il Concilio: «I fedeli pensano spesso che il vescovo sia in diocesi un funzionario, un rappresentante del Papa, una specie di prefetto rappresentante il governo». Osservava che il vescovo non è un funzionario locale del Papa, ma «ha responsabilità completa sul gregge cristiano». Quel vescovo era quello di Vittorio Veneto, mons. Albino Luciani: egli poneva il nocciolo della questione sulla collegialità episcopale, che costituì un passaggio cruciale nei lavori del Concilio Vaticano II.
Fu un’estemporanea novità introdotta dal Concilio Vaticano II? La vita delle antiche Chiese africane rivela una collegialità vissuta, anche se non fissata nella dottrina. E proprio l’epistolario agostiniano racconta “in presa diretta” la vita sinodale delle comunità africane tra il 390 e il 430, con testimonianze su un vissuto di relazioni, consultazioni, dibattiti e controversie. Su questi testi si è concentrata la ricerca dottorale di don Davide Fiocco, discussa e approvata nel giugno 2016 dalla facoltà di teologia della Pontificia Università Lateranense, già pubblicata a Belluno nel febbraio 2017 e recensita da Studia Patavina. Nel febbraio 2020, l’editrice Lateran University Press con una seconda edizione l’ha inserita nella collana “Corona Laterananensis“.
Venerdì 18 dicembre alle 20.30 ci sarà una riflessione a più voci su questo volume, 7° appuntamento dei Dialoghi d’Autore, iniziativa accademica che l’ISSR “Giovanni Paolo I” promuove per far conoscere le pubblicazioni dei suoi docenti e per stimolare il dibattito e la ricerca. Oltre all’autore, interverranno don Giorgio Maschio e don Luca Pertile; la serata sarà moderata da don Michele Marcato.
L’incontro sarà online e trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’ISSR Giovanni Paolo I.
