Una trentina di partecipanti

Al di là delle parole, contano i gesti

Breve cronaca dell'incontro ecumenico di sabato 23 gennaio

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Una trentina i partecipanti all’incontro on line di sabato 23 sera, organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, con la presenza del vescovo Renato. La prima testimonianza è stata quella di Tatiana Prinzivalli, del Segretariato attività ecumeniche di Belluno «Don Emilio Zanetti»; ha spiegato che cosa sia il Sae nazionale e il Sae locale e cosa abbia fatto nel passato e cosa si prefigga di fare nel territorio, prossimamente.

Sarah Reali, insegnante di religione, ha testimoniato di come il tema ecumenico, oltre a quello interreligioso, sia di grande interesse per gli studenti e ha narrato di come sia caduta una barriera quando lei stessa ha partecipato a un culto evangelico nella sede della Chiesa evangelica di Belluno a Salce, incontrandovi i suoi alunni.

Uno spunto ripreso dal pastore della stessa chiesa Davide Ravasio, il quale incoraggia le famiglie dei suoi credenti a far loro frequentare le lezioni di religione cattolica a scuola. A Ravasio era stato affidato il compito di descrivere il panorama delle comunità pentecostali nel Bellunese, una presenza oramai pluridecennale e consolidata; ha ringraziato i cristiani cattolici per il loro atteggiamento: «al di là delle parole, contano i gesti».

A concludere l’incontro, le parole di benedizione di Ravasio e del vescovo Renato, per il quale la grazia dell’ecumenismo è una sola: «ritornare a Gesù Cristo»

don Giuseppe Bratti