La pandemia ha ulteriormente evidenziato disparità del sostegno economico tra scuole statali e paritarie no profit

Appello della Federazione Italiana Scuole Materne

Un’iniziativa per la sopravvivenza delle nostre scuole paritarie

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Anche la nostra FISM provinciale (Federazione Italiana Scuole Materne) propone a tutti di sostenere un’iniziativa che ritiene molto importante per la sopravvivenza delle nostre scuole paritarie. Rendiamo pubblico l’appello che la FISM vuole indirizzare a tutti i bellunesi e feltrini.

«La FISM, da sempre impegnata a sostenere le scuole associate, è convinta che occorra agire urgentemente per attivare tutte le azioni volte a raggiungere un’effettiva parità, obiettivo importante e ormai non più procrastinabile, indispensabile per il superamento dell’ingiustizia che oggi le famiglie, i bambini, il nostro personale, subiscono.

La pesante esperienza della pandemia ha ulteriormente evidenziato, impietosamente, le disparità del sostegno economico tra scuole statali e paritarie no profit, entrambe facenti parte dell’unico Sistema nazionale d’istruzione voluto dalla Legge 62/2000.

Il permanere ingiustificato delle forti differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal “terzo settore” vanifica le ragioni stesse della Legge. Un esempio significativo: tutti (le famiglie coinvolte) avete sperimentato l’ingiustizia delle rette da versare anche se l’attività didattica era sospesa, per non compromettere la chiusura delle “vostre” scuole…

Noi, come FISM, siamo fortemente impegnati perché venga finalmente attuato il dettato costituzionale e legislativo, affinché sia definitivamente eliminata l’ingiustizia di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire.

Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione educativa e sociale a cui ti chiediamo non solo di aderire, ma di esserne promotore e generoso sostenitore.

La FISM chiede a Governo, Parlamento e istituzioni un vero disegno che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese (attualmente sulla soglia delle 400.000 nascite annue) e nell’ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento zero – sei anni, in particolare per le scuole dell’infanzia, senza discriminazioni fra chi, in diverse forme, offre un servizio pubblico.

Siamo convinti che sia una risposta necessaria anche come argine alla crisi delle nascite, al sostegno alla genitorialità e alla parità di genere che la FISM con circa 9.000 realtà tra scuole dell’infanzia paritarie no profit, nidi integrati e sezioni primavera, chiede con forza e da tempo, anche con la forza dei dati: 40.000 dipendenti coinvolti e circa 500.000 bambini.

C’è da aggiungere che le 9.000 realtà educative della FISM sono pronte a essere una leva d’investimento di grande valore sociale. Le nostre Scuole sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre – sei anni! Offerta che la famiglia ci chiede sempre con maggior insistenza.

Raggiungere questo obiettivo comporta un intervento economico importante da parte dello Stato. Pertanto, diventa indispensabile un’azione mirata non solo da parte della Scuola per il tramite del Gestore e del Personale Educativo, ma con il coinvolgimento in prima persona da parte di tutti a beneficio dei nostri bambini! Noi ci crediamo. Sappiamo che anche voi farete la vostra parte! Grazie per l’impegno».

 

La FISM chiede a tutti – non solo alle famiglie direttamente coinvolte, avendo un bambino o una bambina frequentante la scuola dell’Infanzia paritaria – di firmare la petizione online o su cartaceo, rivolgendosi alla scuola dell’Infanzia presente sul proprio territorio.

Grazie ancora per il vostro sostegno. Cordiali saluti.

don Ezio Del Favero
Consulente Ecclesiastico FISM Belluno