Ascensione del Signore: testi biblici e preghiere liturgiche

Contenuti dei testi utilizzati nelle celebrazioni liturgiche

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Nella presentazione del tempo liturgico e delle solennità che lo caratterizzano, in questo contributo vorrei presentare i testi biblici ed eucologici (preghiere della Chiesa nella Liturgia) che caratterizzeranno la prossima solennità dell’Ascensione.

Testi biblici della Liturgia della Parola

La prima lettura è tratta dagli Atti degli Apostoli e contiene il racconto della Ascensione e viene proclamata nei tre anni. I versetti iniziali riassumo la vicenda di Gesù risorto e la sua promessa del dono dello Spirito Santo. La risposta del ritornello del Salmo responsoriale è una affermazione della verità annunciata: “Ascende il Signore tra canti di gioia”.  La seconda lettura varia per i tre anni. Nell’anno C (l’attuale) viene proposto un brano della lettera agli Ebrei. Viene presentato il Cristo sacerdote perfetto e glorioso che è entrato nel tempio della Gerusalemme celeste. Meta alla quale sono destinati tutti i cristiani. “Manteniamo  senza vacillare la professione della nostra speranza..” afferma e propone la Parola annunciata.

Anche il brano evangelico è diversificato a seconda dell’anno corrente. Nell’anno corrente il brano preso dall’evangelista Luca. Il racconta rappresenta la conclusione trionfale della vita terrena di Gesù. Egli, sommo sacerdote, impone le mani e benedice la sua chiesa. I presenti riconoscono la sua identità, lo adorano. Il ritorno a Gerusalemme è vissuto, come afferma il testo, “con grande gioia”. Il distacco dal maestro e signore inizia l’era della testimonianza e dell’attesa del ricongiungimento finale. Inizia l’era della Chiesa in cammino verso la Gerusalemme del cielo dove la ha preceduta il suo Signore.  Accanto alla contemplazione del mistero va richiamata la nuova realtà della comunità dei discepoli di Cristo Signore, testimone del suo Vangelo, annunciatrice di un cammino nella realtà terrena indirizzata verso il cielo, l’eternità beata. E’ l’aspetto rilevante dell’inizio della missione della Chiesa.

Testi delle preghiere nella Messa

I testi proposti per la preghiera liturgica richiamano, nelle diverse  espressioni gli aspetti più significativi della verità che celebriamo. Sintesi teologica molto intensa è quella presentata dai Prefazi nella loro parte centrale. Li pongo all’attenzione dei lettori per ascolto e riflessione personale.

Il primo prefazio proposto ha come titolo “Il mistero dell’Ascensione” e nella parte centrale afferma: «…Il Signore Gesù, re della gloria, vincitore del peccato e della morte, [oggi] è salito al cielo tra il coro festoso degli angeli. Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, non si è separato dalla nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria…». Il secondo prefazio, con lo stesso titolo “Il mistero dell’Ascensione”, proclama:  «…Dopo la risurrezione  egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina…». Un terzo prefazio viene proposto per i giorni che seguono la solennità fino al giorno della Pentecoste. Il suo titolo è “Nell’attesa della venuta dello Spirito”. Nella parte centrale afferma: «Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, egli intercede per noi, mediatore e garante della perenne effusione dello Spirito. Pastore e vescovo delle nostre anime, ci chiama alla preghiera unanime, sull’esempio di Maria e degli Apostoli, nell’attesa di una rinnovata Pentecoste…».

L’orazione colletta è una intensa sintesi del Mistero celebrato: «Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria». La orazione sulle offerte prega: «Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo». L’orazione dopo la Comunione si esprime così: “Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria”.

Una lettura anticipata dei testi li potrà far apprezzare ancora di più nel contesto della celebrazione.

(continua)

Giuliano  Follin