«Non tutto è scontato: siamo qui finalmente ad incontrarci; se noi siamo un po’ più vicini c’è speranza che anche le nostre comunità si avvicinino». Con queste parole di accoglienza e speranza del vicario foraneo don Luciano Todesco è iniziata, venerdì 25 settembre, l’assemblea diocesana della Convergenza foraniale di Sedico e Santa Giustina e che ha visto la partecipazione di membri dei CPP e degli operatori pastorali delle parrocchie coinvolte.
Dopo il canto iniziale che ha ben predisposto l’animo, si è ascoltato il Vangelo del giorno (Lc9,18-22);partendo dalla domanda di Gesù ai discepoli «Chi dite che io sia?», ci si è chiesto cosa suscita questa domanda: sicuramente risposte personali e risposte comunitarie; tutti siamo chiamati a diventare risposta con la nostra vita.
Chiara Gobbo, la delegata della Convergenza, ha quindi sottolineato l’importanza di stringere relazioni. Ha evidenziato che, nei vari gruppi diocesani si sta cercando di costruire relazioni, partendo dal riconoscere la ricchezza presente in ognuno, in modo da valorizzarlo per quello che è.
L’intervento del Vescovo Renato si è poi focalizzato sul cammino condiviso assieme: c’è la necessità di chiederci cosa è capitato nelle nostre relazioni dopo quello che è successo, ricordandoci che il Signore ci cerca cosi come siamo. Ecco, noi ci affidiamo a lui con le nostre attese e speranze, camminiamo assieme sulle strade del Vangelo, sulle orme di Cristo con l’impegno del mandato ricevuto dalle comunità di portare la buona notizia di Cristo che è salvezza per tutti. Gli Orientamenti Pastorali 2020/2021 saranno delle indicazioni di cammino per la nostra Chiesa di Belluno Feltre, ci faranno riflettere su tre parole importantissime:DISCERNIMENTO, RELAZIONI, e SINODALITÀ.
Gli orientamenti inoltre, pongono l’attenzione su altri quattro punti: l’iniziazione cristiana (IC), i ministeri, la liturgia e i Consigli parrocchiali per gli affari economici (CPAE).
Monica Gillarduzzi dell’Ufficio per l’Annuncio e la catechesi, è intervenuta in relazione all’IC e ha spiegato che è cantiere sempre aperto. A causa del particolare momento vissuto bisogna cambiare un po’ il passo e il modo di affrontare l’Annuncio. Da qui la necessità di un’alleanza tra tutti soggetti in gioco.
Don Graziano Dalla Caneva, parlando dei Ministeri, ha sottolineato l’importanza di saper cogliere e valorizzare le competenze dalle persone che operano nelle nostre realtà, con particolare riferimento al servizio del diaconato. Centrale sarà l’aspetto della liturgia: con la pubblicazione del nuovo Messale saremo sicuramente chiamati ad interrogarci sul posto che questa ha nella nostra vita. Infine, attenzione anche ai CPAE che nel corso di questo anno pastorale andranno rinnovati.
L’assemblea si è poi divisa in sei gruppi per riflettere e condividere pensieri sul tema delle relazioni, attraverso la consegna di alcune parole chiave (coraggio, prendersi cura, dialogo, riconoscimento, ecc…) che hanno favorito il confronto. Al termine del lavoro ciascun moderatore ha riportato in assemblea qualche spunto sulle considerazioni emerse.
Stefano Perale, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, ha poi ripreso alcuni contenuti del corso Abitiamo la terra, la nostra Casa comune, tenutosi nei giorni scorsi aSan Marco di Auronzo, proponendo riflessioni sul rapporto tra ambiente, diritti dell’uomo e sviluppo. Tanti i temi trattati, temi cari a Papa Francesco, ma che dovrebbero interrogare ciascuno di noi e spingerci a impegnarci per la cura del creato, a progettare insieme, a creare relazioni buone e politiche condivise.
«Le relazioni ci fanno cambiare lo sguardo e richiedono fatica, ma attraversare le difficoltà assieme ci fa bene e si sente il bisogno di avere premura gli uni verso gli altri» conclude il Vescovo Renato e consegna a ogni CPP presente un segno: si tratta di una piccola scatola che contiene un biglietto con il nome di una parrocchia della Convergenza.