Archivio Interventi del Vescovo Emerito

mons. Giuseppe Andrich

Via Sant'Andrea 14
32100  BELLUNO

Biografia

Vescovo di Belluno-Feltre dal 2004 al 2016, mons. Giuseppe Andrich nacque a Canale d’Agordo il 28 marzo 1940, primo di cinque figli. La mamma, Cesira De Rocco ved. Andrich, è mancata il 17 gennaio 2017 all'età di 99 anni. Il papà Celso, un alpino che durante la guerra fu sul fronte francese e poi in Grecia e Albania, è morto nel 1980. Dopo le scuole elementari a Canale, entrò nel Seminario di Feltre dove frequentò le scuole medie; passò quindi per il ginnasio, liceo e teologia nel Seminario Gregoriano di Belluno. Venne ordinato sacerdote da mons. Gioacchino Muccin in cattedrale a Belluno il 28 giugno 1965. Dal 1965 al 1967 fu cappellano di Castion; nel 1967 fu chiamato al Centro Giovanni XXIII per essere Assistente della Gioventù di Azione Cattolica e in questo incarico rimase fino al 1977. Fu pure assistente del Movimento Studenti, degli Universitari cattolici e del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.

All’inizio degli anni ‘70, studiò presso il Pontificio Ateneo di Sant'Anselmo di Roma, conseguendo la licenza per insegnare Liturgia nello studio teologico del Seminario, dove fu docente fin dal 1973. Dal 1967 fino al 1994, salvo una breve interruzione, insegnò religione prima all’Istituto Professionale “A. Brustolon”, poi al Liceo Scientifico e quindi – per 25 anni – all’Istituto Tecnico “G. Segato” di Belluno. Dal 1967 al 1989 animò i campi scuola nella Casa di San Marco d’Auronzo, prima come assistente di Azione Cattolica e poi come responsabile della pastorale giovanile diocesana. A San Marco continuò, anche dopo aver lasciato la pastorale giovanile, l’animazione spirituale dei gruppi di volontariato delle varie attività per ragazzi e per disabili. Negli anni ‘70 è stato direttore della commissione diocesana di comunicazioni sociali.

Nel 1977 il vescovo mons. Maffeo Ducoli lo nominò canonico arciprete della Cattedrale e vi rimase fino al 1982 quando divenne rettore del Seminario Gregoriano di Belluno. Nel gennaio 1996 è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia.

Nel 1998 il vescovo Pietro Brollo lo nominò vicario generale. Mons. Savio lo confermò vicario generale nel febbraio 2001 e, dopo la prematura morte del Vescovo, fu eletto dal Collegio dei Consultori Amministratore diocesano (31 marzo 2004), nomina ratificata dalla Santa Sede il 6 aprile 2004.

Il 28 maggio 2004 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Belluno-Feltre. Prese possesso della diocesi il 27 giugno del 2004 con l’ordinazione episcopale, avvenuta nella Basilica Cattedrale di Belluno per le mani del card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, e dei Vescovi conconsacranti mons. Pietro Brollo, arcivescovo di Udine, e mons. Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia.

Il 10 febbraio 2016 papa Francesco accettò la sua rinuncia per i raggiunti limiti di età. Resse ancora la diocesi come Amministratore apostolico, fino all'ingresso del suo successore, il 24 aprile 2016.

Stemma del Vescovo emerito

Il motto sta a significare “Cristo deve crescere” e richiama il brano del vangelo di Giovanni (Gv 3, 22-36): «...Giovanni rispose ai discepoli: "Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. Egli deve crescere e io invece diminuire...».

Mons. Giuseppe Andrich indica in sintesi il senso della sua vocazione episcopale che ha le sue radici nel Battesimo ricevuto a Canale d’Agordo, nella chiesa dedicata a san Giovanni Battista: lasciare sempre maggiore spazio a Cristo e alla sua volontà. C’è anche il riferimento all’azione pastorale del vescovo Vincenzo Savio che con il Sinodo voleva porre Cristo maggiormente al centro della nostra comunità cristiana e della vita dei fedeli.

Gli elementi dello stemma evidenziano quanto espresso dal motto:
– La centralità di Cristo: il sole con il monogramma “IHS” (Gesù Salvatore dell’uomo).
– Il luogo di origine e le nostre vallate dove il Vescovo è chiamato ad esercitare il suo ministero: i monti.
– Il legame spirituale e pastorale con tutta la Chiesa, testimone di Cristo nel mondo: il colore azzurro con la sbarra d’oro che richiama lo stemma del papa Giovanni Paolo II.