Archivi della categoria: Un’omelia della Domenica

A cura di don Renato De Vido (festa della Trasfigurazione del Signore - anno A)

Uomini del monte

La garanzia che Dio sta dalla nostra parte è quel Figlio che mette a disposizione dell’uomo, affinché l’uomo si fidi di Dio

Gesù si trasfigura «su un alto monte». Forse perché sul monte si posa il primo raggio di sole e vi indugia l’ultimo, perché il giorno vi è più lungo e la notte più corta: il monte è il luogo della luce. Anche Mosè ed Elia sono uomini del monte, hanno scalato l’Oreb per vedere il Signore. Compaiono ora sul Tabor e conversano con Gesù: perché … Continua a leggere Uomini del monte »

A cura di don Renato De Vido (17ª domenica del tempo ordinario - anno A)

Trova il tesoro, vende tutto

Dio vuole che il suo dono diventi nostra conquista

Le parabole di oggi dicono: la salvezza è venuta a voi gratuitamente, per iniziativa di Dio, prendete la decisione, afferratela, non lasciatevela sfuggire. È scoccata l’ora decisiva della storia. È tempo di decisione. Il tesoro nascosto, la perla preziosa non è altri che Gesù stesso. «Tesoro: parola magica, così poco usata nella religione, parola d’innamorati, di favole, di storie grandi. E di Vangelo» (E. Ronchi). … Continua a leggere Trova il tesoro, vende tutto »

A cura di don Renato De Vido (16ª domenica del tempo ordinario - anno A)

Il seminatore non sradica, ma sorveglia

«Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?»

La persona ragionevole, da sempre, è davanti a un quesito fondamentale che avvolge e soffoca: se Dio è buono, perché il male?  Nella parabola viene quasi addolcito con una domanda rivolta al padrone del campo: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?». 1. La coesistenza di bene e male non lascia mai, dico mai tranquilli. Né … Continua a leggere Il seminatore non sradica, ma sorveglia »

A cura di don Renato De Vido (15ª domenica del tempo ordinario - anno A)

Non ritornerà a me senza effetto

La prima e più importante richiesta che viene fatta all’uomo è quella di ascoltare

«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, così sarà della mia parola, uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto». Lo ha detto, quasi commovendosi, il profeta Isaia. Quante volte, nonostante il nostro definirci credenti, abbiamo dubitato della Parola di Dio! E quante volte il cambiamento repentino di qualche persona è dovuto … Continua a leggere Non ritornerà a me senza effetto »

A cura di don Renato De Vido (14ª domenica del tempo oerdinario - anno A)

Entrare nella logica di Dio

Frequentiamo la scuola di Cristo, per “rubargli” i segreti di un atteggiamento umile e mite

No, Dio decisamente non vuole che vinca il migliore, anzi: ha vinto lui per tutti. Dio non livella in basso, in nome di un falso buonismo, le nostre aspirazioni. Solo sa che ognuno è sé, ognuno è prezioso, pezzo unico, capolavoro, fuoriserie e non possiamo ingannarci credendo di dover dimostrare di valere, sbattendoci tutta la vita a conseguire risultati sempre più elevati. 1. È veramente … Continua a leggere Entrare nella logica di Dio »

A cura di don Renato De Vido (domenica 13ª del tempo ordinario - anno A)

Essere degni di lui

Il cristianesimo non sottrae amori al cuore affamato dell’uomo, aggiunge un “di più”

«Chi ama padre o madre, figlio o figlia più di me, non è degno di me». È questa, di solito, la frase che fa colpo subito per la sua cruda originalità. Ma, per un momento, valutiamo la pena connessa all’invito: “Non è degno di me”. Dunque, a cercare bene il tema di tutto il vangelo odierno, lo troviamo esattamente qui: “essere degni di lui”. 1. … Continua a leggere Essere degni di lui »

A cura di don Renzo Roncada (12ª domenica del tempo ordinario - anno A)

L’Onnipotente è un debole

L’amore, anche se sconfitto, anzi proprio perché sconfitto, ha sempre e ancora tutto da dare

Dobbiamo temere Dio… perché Dio è un debole. Sembra una contraddizione. Cerco di spiegarmi. Di Dio bisogna avere paura non tanto perché può farci sparire nel centro rifiuti della Geenna. Dio non riscatta nessuno col terrore. D’altra parte, se Dio è preoccupato anche solo di un capello della mia testa, non può accettare a cuor leggero che io vada a finire in quella specie di … Continua a leggere L’Onnipotente è un debole »

A cura di don Renzo Roncada (11ª domenica del tempo oerdinario - anno A)

Operai della compassione

Ci sentiamo coinvolti nella missione che Gesù ha affidato agli apostoli

Siamo un popolo sacerdotale. Questo lo capiamo attraverso le letture che abbiamo ascoltato. La prima lettura ci parla di Mosè che riceve l’incarico di proporre al popolo un’alleanza con quel Dio che aveva dimostrato di amare tantissimo il suo popolo, liberandolo dalla schiavitù dell’Egitto: «Ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me». Se il popolo ascolterà la proposta … Continua a leggere Operai della compassione »

A cura di don Renzo Roncada (solennità del Corpo e del Sangue del Signore - anno A)

La festa della memoria

...un Dio che ci prende per fame e sete e ci raggiunge con un pezzo di pane...

«Ricordati… Non dimenticare». La pagina del libro della Bibbia intitolato Deuteronomio (che vuol dire: seconda legge) è sottolineata da questi verbi della memoria. Il popolo di Israele non deve dimenticare l’avventura del deserto. Oggi è la festa della memoria. Memoria di ciò che ci fa vivere, del Corpo che ci nutre. Perciò siamo nella gioia, si fa la processione precisamente con il corpo glorioso del … Continua a leggere La festa della memoria »

A cura di don Renzo Roncada (solennità della Santissima Trinità - anno A)

Esprimersi con il silenzio

Prima la fede e poi il ragionamento, prima la lode e poi la teologia

Chi predica oggi, dovrebbe parlare con il volto trasfigurato dalla luce, o adottare il linguaggio dei mistici, o esprimersi con il silenzio, perché la Trinità è gioia di scoprire che la mia fede non è fondata su idee, ma su Persone in comunione tra loro. Per parlare della Trinità si è sempre cominciato mettendo in funzione il cervello, adoperando la mente, cercando di districarsi con … Continua a leggere Esprimersi con il silenzio »

A cura di don Renzo Roncada (solennità di Pentecoste - anno A)

Porte e finestre aperte

La Chiesa si mostra fedele allo Spirito, nella misura in cui non ha la pretesa di amministrarlo

«Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano». Almeno per una volta lasciamo aperte porte e finestre, in modo che il vento possa entrarvi liberamente e combinare tutti i guai che vuole. Lasciamoci investire in pieno. Lasciamo che il vento dello Spirito porti via tutti i nostri fogli scritti. Sarà un grosso guadagno … Continua a leggere Porte e finestre aperte »

A cura di don Renzo Roncada (solennità dell'Ascensione del Signore - anno A)

Andare e rimanere

Guai se ci abbandonasse. Come faremo ad ammaestrare tutte le nazioni?

Qualche volta è interessante mettere a confronto i vari scritti degli apostoli, quasi fossero dei tasselli di un mosaico, che ci permettono di avere una visuale completa e più chiara del messaggio di Gesù. Oggi, per questa solennità dell’Ascensione, mettiamo a confronto il Vangelo appena letto con le affermazioni di Luca. Esiste un’apparente contraddizione: Matteo: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli battezzandoli nel … Continua a leggere Andare e rimanere »

A cura di don Renzo Roncada (6ª domenica di Pasqua)

L’unico suo desiderio: che amiamo

Il cristiano è uno che sa di essere amato di un amore senza motivo, di un amore divino

«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti». Non dice: se siete bravi, se capite, se siete obbedienti, se non volete andare all’inferno…, ma «se mi amate»! La motivazione, lo stile della nostra condotta, non può essere che l’amore. Se è qualcos’ altro, i nostri comportamenti, anche se ineccepibili dal punto di vista formale della legge, non sono cristiani. Gesù non ci lascia una dottrina, un … Continua a leggere L’unico suo desiderio: che amiamo »

A cura di don Renzo Roncada (5ª domenica di Pasqua)

Impiegati come pietre vive

Ogni volta che troviamo uno scartato, un escluso, un discriminato, abbiamo la sorpresa di trovare Dio

Anche nelle prime comunità cristiane cominciano alcune lamentele, un po’ di malcontento. Non c’è da stupirsi, da quando l’uomo è uomo, è sempre stato così. Gli apostoli prendono subito in mano la situazione; si discute assieme e si adotta una soluzione comune (sinodo). Si arriva così a una distribuzione di compiti: per i preti il compito dell’annuncio della Parola e della preghiera e per i … Continua a leggere Impiegati come pietre vive »

A cura di don Renzo Roncada (4ª domenica di Pasqua)

Gesù ha detto: «pregate»

Questo è un giorno in cui io vi chiedo di pregare per noi consacrati

Il cardinale francese Roger Etchegaray, morto nel 2019, scriveva: «Signore, non darci più dei sacerdoti, ma concedici di meritarli. Troppi cristiani cercano nel sacerdote il funzionario per carte e celebrazioni, anziché aiutarlo ad essere il testimone e l’educatore della fede in Gesù». Una forte provocazione che vale soprattutto al giorno d’oggi. Oggi tutta la Chiesa è invitata a pregare in modo particolare perché non manchino … Continua a leggere Gesù ha detto: «pregate» »

A cura di don Renzo Roncada (3ª domenica di Pasqua)

Cammina accanto a noi

Sembriamo specialisti dello sconforto: «Noi speravamo che fosse lui...»

L’avventura capitata ai due discepoli di Emmaus è addirittura paradossale. Credo non sia mai successo a nessuno di raccontare all’interessato la sua morte e di fargli il racconto dettagliato dei suoi funerali. Un bel pasticcio la morte di Gesù. «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Purtroppo, dopo oltre duemila anni, questi discorsi sono ancora i nostri discorsi. Discorsi … Continua a leggere Cammina accanto a noi »

A cura di don Renzo Roncada (Seconda domenica di Pasqua)

Si scrive una storia nuova

Non siamo noi che custodiamo la fede, ma è la fede che custodisce noi

Leggiamo nel libro degli Atti degli Apostoli, libro scritto da san Luca, che «Quelli che erano stati battezzati erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere»; e nel Vangelo di san Giovanni si legge: «Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». Qualcuno prova a mettere in pratica questo insegnamento; qualcuno è intenzionato a scrivere una storia … Continua a leggere Si scrive una storia nuova »

A cura di don Renzo Roncada (Domenica di Pasqua)

Che hai visto sulla via?

Ho visto la fede rifiorire nella vita di tanti fratelli; ho visto un Cristo vivo nel pensiero e nel cuore di tanti cristiani

«Raccontaci Maria: che hai visto sulla via?». Raccontaci fratello, sorella, che hai visto sulla via da te percorsa nella vita? Forse hai visto cattiveria e morte, menzogna e violenza, indifferenza e freddezza. «Hanno portato via il mio Signore». Hanno portato via il Signore dal mio cuore lasciandomi un profondo vuoto interiore. Hanno portato via il Signore dalla società in cui vivo con una continua opera … Continua a leggere Che hai visto sulla via? »

A cura di don Renzo Roncada (Domenica delle Palme e della Passione del Signore)

Tutto gira attorno alla croce

La croce deve essere portata in due; da soli, il peso sarebbe troppo grande

Nella domenica della palme, che ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme e che ci introduce nella Settimana santa, viene letto il racconto della passione. Tutto gira attorno alla croce, punto culminante dell’opera della salvezza compiuta da Cristo. La croce ha una funzione insostituibile nella costruzione dell’uomo nuovo. Occorre però che l’interessato sia cosciente e l’accetti non passivamente, ma liberamente. Ossia dobbiamo essere presenti alla croce … Continua a leggere Tutto gira attorno alla croce »

A cura di don Renzo Roncada (5ª domenica di Quaresima - anno A)

Dio non è d’accordo con la morte

Un Dio che piange la morte dell’amico, che non nasconde i propri sentimenti, che non si vergogna di apparire umano

Dio non è d’accordo con la morte. Il Vangelo di Lazzaro ce lo ha assicurato. Betània ancor oggi si chiama “Casa dell’amicizia”. Gesù è venuto per tutti, non ha mai rifiutato nessuno e ci vuole tutti come amici. Coltiva il sentimento umano dell’amicizia. C’era una casa di gente facoltosa a Betània, dove il Maestro si rifugiava volentieri. Lì poteva godere la compagnia di alcuni intimi: … Continua a leggere Dio non è d’accordo con la morte »