Nel momento della preghiera dei fedeli, il ricordo delle vittime degli attentati in Sri Lanka

«Chi si sente orfano di Dio, ritroverà la nostra fraternità come incontro con il Signore Risorto?»

Domande aperte che si sono trasformate in veri e propri appelli ai credenti

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«Chi si sente orfano di Dio, ritroverà la nostra fraternità come incontro con il Signore Risorto?». È una delle domande che il vescovo Renato Marangoni ha posto all’assemblea riunita in Cattedrale per la S. Messa di Pasqua, domenica 21 aprile. Domande aperte che si sono trasformate in veri e propri appelli ai credenti: «i discepoli di Gesù, come credono alle parole loro affidate? Il Vangelo sta nel loro sguardo e nel loro cuore?». Non è mancato il riferimento alla cronaca recente e all’incendio di Notre Dame che tanto ha colpito gli animi degli Europei. «Una Cattedrale – ha detto il Vescovo, sulla falsariga di quanto pubblicato domenica da un quotidiano – sapremo ricostruirla e lo faremo certamente: ma saremo capaci di abitarla con legami d’amore, la cui giustizia permane oltre la morte? Da quella nuova Cattedrale saranno capaci di irradiarsi spiriti vitali per la comunità?». Domande e appelli che trovano la loro radice nell’esperienza evangelica, riportata dall’evangelista Luca nella celeberrima pagina dei discepoli di Emmaus: «Luca – ha notato il vescovo – non appartiene al gruppo dei testimoni oculari di Gesù e la sua esperienza è maturata dalla testimonianza di chi ha ascoltato Gesù: questa sua esperienza è quella che ci invita a ricominciare oggi: la liturgia ci pone, come sulla strada verso Emmaus, in cammino e ci chiede: Gesù trova compagni di viaggio in noi?».

Nel momento della preghiera dei fedeli, il ricordo delle vittime degli attentati in Sri Lanka è stato aggiunto al testo preparato. Prima di congedare l’assemblea, il Vescovo ha ricordato la sua partenza, con un gruppo di bellunesi cristiani e musulmani, per il pellegrinaggio di dialogo in Marocco e ha affidato il gruppo, composto da una quarantina di persone, alle preghiere e al ricordo di tutti.

don Giuseppe Bratti