Invitati dal Vescovo

Cinque preti d’oro

Celebrazione giubilare a San Vittore

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Cinque presbiteri della nostra diocesi celebrano nel 2020 il loro giubileo sacerdotale: 50 anni di sacerdozio iniziati nell’ormai lontano 1970. Il vescovo Renato Marangoni, li ha invitati ieri (1° luglio) a vivere con lui una giornata di fraternità e di ringraziamento al Santuario di San Vittore ad Anzù di Feltre.

I presbiteri festeggiati e festeggianti sono: don Paolo Arnoldo, originario di Goima e attuale parroco delle parrocchie di Zoldo e di Zoppè di Cadore; don Virginio De Martin, di Padola di Comelico e parroco di Farra di Feltre; don Renato De Vido, di San Vito di Cadore e parroco di Vigo, Lorenzago e Pelos di Cadore; don Giuliano Follin, di Cadola di Ponte nelle Alpi, parroco di Borgo Piave-Belluno e direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia; don Valerio Maschio,  di Villabruna-Feltre e parroco di Tomo e di Porcen.

Tre momenti hanno scandito il sereno e fraterno incontro proposto dal Vescovo come «un Magnificat che va cantato nella festa, oltre che nell’intimità del rapporto con il Signore Gesù e nella comunione con le persone che questi sacerdoti sono chiamati a servire nel ministero presbiterale».

C’è stato all’inizio della giornata una memoria individuale, comunicata da ognuno al Vescovo e ai confratelli, del cammino dei 50 anni di servizio sacerdotale. Tante tappe che hanno segnato le storie individuali, vicende mai previste, ma sempre accolte con spirito di servizio alla Chiesa e di disponibilità a un progetto non solo umano. La sorpresa di ogni nuova proposta diventa oggi bilancio sereno e anche gratificante, dove fatiche e difficoltà – se non sofferenze – restano sfumati ricordi. Il rendimento di grazie al Signore per una presenza ancora di attivo servizio alla Chiesa diocesana è stata la conclusione dei protagonisti e dello stesso vescovo Renato.

La santa Messa al Santuario è stata il momento centrale dell’incontro. Le preghiere dei testi della messa di anniversario sono state espressione della riconoscenza al Signore e richiesta di una presenza che continui. È stato chiesto per i festeggiati «che siano annunziatori miti e coraggiosi del Vangelo e fedeli dispensatori dei misteri (del Signore)».

Il Vescovo con la sua parola ha invitato i sacerdoti a considerare come «i 50 anni di sacerdozio offrono uno sguardo ulteriore, in parte inedito e non scontato, sulla propria vita, sulle scelte compiute, sul mondo in cui apparteniamo e che è in noi, sulla chiamata al ministero presbiterale che, sul dono che è stato per noi, e per la gente a cui siamo appartenuti». Ha richiamato una certezza dei presenti: «Dio non ci ha abbandonati, nella sua fedeltà d’amore, a volte anche raccogliendo e ricomponendo con nuova bellezza i nostri cocci». Nella celebrazione sono stati ricordati e resi presenti nella comunione spirituale i due confratelli già arrivati alla meta: don Pietro Mares (1983) e don Claudio Sacco (2009). Genitori e parroci degli anni del seminario sono stati egualmente resi presenti con memoria riconoscente nella preghiera.

Il momento conviviale, sempre nei locali del Santuario, ha concluso la giornata. È stata questa l’occasione per una memoria più familiare, e talora divertente, di un cammino che era partito nel seminario di Feltre nel 1956, che poi nel 1960 aveva raggiunto il seminario Gregoriano di Belluno, fino alla conclusione nel 1970 con l’inizio del variegato servizio pastorale nella chiesa per ognuno dei protagonisti.