La due giorni di Col Cumano - 25-26 gennaio 2019

Conoscersi tra le realtà giovanili della diocesi

Conoscersi, ascoltarsi e condividere

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Una breve – ma significativa – esperienza di incontro, un incontro dall’intonazione sinodale. Probabilmente è proprio quest’ultimo l’attributo che maggiormente si addice a quanto vissuto al Centro “Papa Luciani” venerdì e sabato scorso. Il senso genuino che la parola “sinodo” suggerisce di “cammino fatto insieme” nell’ascolto e nella condivisione, fattore che ultimamente ritorna spesso nel nostro parlare ecclesiale. E’ infatti ciò che realmente hanno tentato di intraprendere fra loro molte delle realtà (circa dodici) che nella nostra Diocesi si occupano di formazione, promozione e accompagnamento dei giovani ad ogni livello pastorale, sia associativo che scolastico.

Invitati dal vescovo Renato e stimolati nella riflessione dal giornalista Eugenio Andreatta, i vari rappresentati di queste importanti “agenzie educative” intervenute hanno accolto l’invito e interagito scegliendo anche una modalità residenziale di incontro. Quale il fine? Né un convegno né tantomeno una conferenza di aggiornamento. Unico scopo è l’aspetto che sembra il meno importante, ma che in realtà è il presupposto di ogni cosa: conoscersi, ascoltarsi e condividere. È proprio nella consapevolezza che è la strada che va condivisa e che il passo di ciascuno, nella salvaguardia dello specifico proprio di ogni proposta, forma il cammino di tutti ecco un’occasione propizia per farlo insieme. O anche – ed è quello che ci auguriamo – l’inizio di un percorso nuovo, reso possibile proprio perché qualcosa di ciascuno è “contaminato” dal dono dell’altro, nel senso più bello e più promettente. Un cammino credibile che i nostri stessi giovani ci chiedono precedendoci – e alle volte anche sorpassandoci – nel tessere una rete di relazione sempre più fitta e raggiunto solo a patto della fiducia reciproca che – prendendo a prestito le parole rivolte ai giovani al termine del Concilio – “dona la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi senza ritorno e di ripartire per nuove conquiste”.

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