Riunito al Centro Papa Luciani giovedì 5 maggio

Dal consiglio presbiterale

È stato l’ultimo momento diocesano prima dell’invio della sintesi a Roma

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Il Consiglio presbiterale della diocesi si è riunito presso il Centro Papa Luciani nella mattinata di giovedì 5 maggio, per un momento di confronto e di valutazione sulla sintesi sinodale diocesana preparata dall’equipe nominata a questo scopo dal Vescovo. È stato l’ultimo momento diocesano prima dell’invio della sintesi a Roma.

Il Consiglio ha avuto come momento iniziale la presentazione puntuale del testo da parte di un rappresentante dell’equipe di redazione, Massimo Diana, presidente dell’Azione Cattolica diocesana, dalla quale presentazione è emerso un lavoro oculato e in sintonia con le indicazioni della segreteria del Sinodo, a livello di metodo e di contenuti.

È stato rilevato dall’insieme del Consiglio presbiterale che il testo finale è rispondente all’insieme delle sintesi dei 240 gruppi sinodali. È stato notato come molto significativo il numero di persone che in diocesi hanno accolto la proposta dei gruppi sinodali, anche se sarebbe da coinvolgere nelle scelte e nel cammino di Chiesa quell’insieme di altre persone che non hanno partecipato e comunque sono legate, in una o nell’altra forma, alla vita delle nostre comunità cristiane.

Un desiderio e una domanda attraversano la maggior parte delle sintesi: c’è una aspettativa di amicizia, di possibilità di incontro, di relazioni gioiose, a riguardo dell’esperienza ecclesiale.

Un altro aspetto rilevante è la “voglia di Chiesa” che le sintesi hanno manifestato, sognando una Chiesa più accogliente e capace di coinvolgere e meno giudicante

Si è poi rilevato in parecchie sintesi che a livello di linguaggio la Chiesa, e più precisamente la sua azione liturgica, appaiono piuttosto lontane dal vissuto concreto delle persone e si auspica maggiore immediatezza e vicinanza.

La riflessione in Consiglio presbiterale ha poi lasciato trasparire l’immagine del prete che emerge oggi da questa esperienza sinodale. Qui è stato osservato che i preti sono “punti di riferimento importanti per la comunità”. Il loro ministero è apprezzato, ma anche vengono sollecitati ad avere più cura delle relazioni con le persone e del loro accompagnamento spirituale. Ne nasce il desiderio di una Chiesa sempre più fraterna, in collaborazione tra preti e fedeli. È stato interessante, anche se non sarà facile attuarlo, l’auspicio di sgravare almeno parzialmente i preti nelle questioni amministrative che sono implicate dal loro ministero di parroci.

In ogni caso, quanto presentato nella sintesi diocesana sinodale chiederà un’ampia riflessione successiva e spingerà a cercare di muovere ulteriori passi. A livello di preti, un primo momento che potrà coinvolgere tutti e far circolare idee e prospettive sarà un’assemblea del presbiterio, programmata nel mese di giugno. [AC]