“Dammi un cuore che ascolta!”: esercizi spirituali per giovani

18-20 gennaio 2019

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Si sono concluse domenica scorsa a Oies (Val Badia), presso la casa natale di Giuseppe Freinademetz – il santo ladino che ha speso la propria vita nella missione in Cina- le giornate di esercizi spirituali per giovani, iniziati venerdì 18 a San Giovanni di Livinallongo -ospiti dalle Discepole del Vangelo- e proposti nel solco del cammino vocazionale “kairòs”. Sotto il titolo “Dammi un cuore che ascolta” questo gruppetto di giovani ha cercato insieme, nella riflessione e nella condivisione, un modo per imparare a scoprire cosa significhi ascoltare la voce del Signore riflettendo sulla vicenda del profeta Elia (I Re, 17-19) il quale, alla fine del suo percorso, incontra la Sua presenza nel fruscio di una “brezza leggera”.

Un’esperienza nuova dunque, per certi aspetti inedita, che tuttavia ha riscontrato l’interesse e la partecipazione attenta da parte di questi giovani ai quali, nelle impressioni riportate in seguito, lasciamo la parola:

«Un paesaggio con un po’ di neve, qualche raggio di sole, un cielo sereno, una piccola casa e il caldo di una stube: quello che basta per creare una perfetta atmosfera per fermarsi, prendersi del tempo per pregare e stare insieme. Sono stati dei giorni speciali quelli trascorsi, insieme ad altri ragazzi che hanno sentito la necessità di allontanarsi per un po’ dalla vita di tutti i giorni e trovare del tempo da dedicare a loro stessi. È stata un’esperienza ricca di riflessioni, preghiera, silenzio, condivisione ma anche di sorrisi e sguardi che hanno aiutato a riscoprire l’importanza dell’ascolto, non solo degli altri, ma anche di noi stessi. Avere un cuore è una cosa bella, ma avere un cuore che sa ascoltare è ciò che ci può aiutare a cogliere il senso dei piccoli gesti quotidiani, della bellezza delle persone che ci circondano».