Donazione al Museo diocesano di mons. Attilio Giacobbi

Quattro opere provenienti dalla collezione privata

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Nei giorni scorsi mons. Attilio Giacobbi ha donato al Museo Diocesano di Feltre quattro opere provenienti dalla sua collezione privata. La prima è intitolata “ Emmaus – Gesù risorto si fa riconoscere da due discepoli la sera di Pasqua”, di Carlo Capobianco, realizzata nel 2005 e già pubblicata nel libretto di due anni fa di Vincenzo Caputo “ Belluno. Vita di Gesù, della Madonna in immagini nelle opere d’arte bellunesi”, con foto dell’autore e di Luca Zanfron. Il dipinto figura accanto a nomi del passato quali Paris Bordon, Frigimelica il Vecchio , Cesare Vecellio e Gaspare Diziani e ad artisti più recenti come Franco Fiabane e Massimo Facchin.

Anche la seconda opera è dello stesso autore e rappresenta il mistero della luce dell’Annuncio del Regno con un commento alla parabola del seminatore. Gli altri due doni sono delle icone. La prima è una copia recente e già esposta alla Galleria di Borgo Prà di Belluno di Francesco De Luca sul tema  Cristo Pantocratore, tratto da un originale del 1262 dipinto ad Ocrida al tempo dell’arcivescovo Cavasilas, con modellati più tridimensionali rispetto al linearismo dei Comneni. L’ultima icona è più antica e presenta due episodi: in piccolo a sinistra il Battesimo di Cristo e al centro la Discesa agli inferi e l’incontro in particolare con Adamo ed Eva, caratterizzati da scritte che sono però presenti in tutta l’icona in un cirillico non classico, ma demotico o popolare.

mons. Giacomo Mazzorana