A cura di don Alessandro Coletti (19ª domenica del tempo ordinario - anno B)

Dove trovo oggi il pane che Gesù mi vuole dare?

«Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna».

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Vi ricordate? Questo era il messaggio che ci ha consegnato Gesù nel Vangelo di domenica scorsa. Ora questo discorso continua e si approfondisce. Gesù fa così: ci invita a continuare a scavare nella nostra vita, a cercare sempre più a fondo il tesoro nascosto, il Signore ci invita a fare fatica… per lui. Nei giorni scorsi, con un gruppo di ragazzi del gruppo scout di Feltre ho fatto il cammino da La Verna ad Assisi. Un cammino impegnativo… faticoso ma davvero splendido. E camminando, nella quiete dei boschi toscani e umbri, mi dicevo: “La fede è davvero così, Signore: fai una salita, credi di essere arrivato in cima e invece fai una curva e trovi una nuova salita ma poi il crinale arriva davvero e lo sguardo si perde su uno spettacolo straordinario e capisci che quella fatica era necessaria…” e ti accorgi che se fossi arrivato lì in auto o in elicottero non sarebbe stata la stessa cosa. Sono stato varie volte ad Assisi ed è sempre bella ma vi assicuro che arrivarci dopo aver macinato cento e passa chilometri è un’altra cosa: in qualche maniera Assisi te la sei conquistata. Ecco il cammino della fede: la fatica di continuare a camminare è necessaria e ci fa gustare la bellezza dell’essere cristiani, lo stupore del vivere la comunione con Gesù, sentirsi uno con Lui.

Il pericolo è quello di adagiarsi, di trattare la fede come una cosa morta. Invece la fede è viva e come ogni cosa viva si muove, cambia e va continuamente cercata.

Guardate il Vangelo di oggi… Molti di quelli che seguono Gesù lo seguono solo per comodità… Gesù non caccia nessuno ma li invita ad alzare lo sguardo, a non fermarsi a un pane comodo ma a cercare un pane più necessario.

Il discorso che fa Gesù è difficile… è difficile per noi che veniamo da duemila anni di cristianesimo, pensate per quei primi seguaci di Gesù. Gesù che dice: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo». E dice che se il pane come alimento è necessario per sostenere il corpo, c’è un pane ancora più importante che va cercato e di cui nutrirsi ed è la volontà di Dio, è Gesù stesso.

Come cristiano mi devo chiedere: Qual è oggi la volontà di Dio per me? Dove trovo oggi il pane che Gesù mi vuole dare? Può essere in un gesto di carità, in una parola di perdono, in un momento di spiritualità, in un atto di obbedienza, magari faticosa. Ma non devo cercare la cosa più comoda, devo cercare quella che sento Dio mi sta chiedendo e spesso è la più faticosa, quella che non vorrei fare.

Diceva Martin Luther King ai gruppi estremisti bianchi: «Gettateci in prigione noi continueremo ad amarvi; gettate bombe sulle nostre case, minacciate i nostri figli e, anche se sarà difficile, noi continueremo ad amarvi». Martin Luther King aveva capito che in quel momento il pane che Gesù gli chiedeva di accogliere e di vivere era il pane dell’amore verso i nemici… era sicuramente un pane duro ma, in quel clima d’odio, necessario. Essere cristiani è impegnativo e se non lo sento impegnativo non sono un buon cristiano. Ma Dio non ci lascia soli; proprio in lui c’è la forza per affrontare la fatica.

La manna non era soltanto la comodità di avere qualcosa da mangiare ogni giorno ma il segno che Dio è presente e non abbandona il suo popolo; la manna è il segno della fedeltà di Dio. Dio questa fedeltà l’ha innalzata al massimo in Gesù Cristo.

Ultimo pensiero che ritengo importante. Il Signore ci offre un pane, anzi si offre come pane, ogni domenica, ogni giorno se lo vogliamo, nell’Eucaristia. Sarebbe bello che tutti quelli che possono farlo si accostassero a ricevere Gesù come una necessità, come un momento straordinario di incontro e di comunione. Fare o non fare la Comunione non è indifferente. Se qualcuno non può fare la Comunione sarebbe bello che la facesse spiritualmente con lo stesso desiderio di essere unito a Gesù.

Fare la volontà di Dio ogni giorno è un pane a volte duro, ma che ci permette di sostenere la nostra fede. Come posso oggi fare più pienamente la volontà di Dio? Il Signore si dona come pane nell’Eucaristia per sostenere la nostra fatica. Sento l’importanza di riceverlo e di essere davvero “un con Lui”?