Per la solennità del “Corpus Domini”

Eucaristia, non solo presenza reale

Dai testi delle Messe una completa visione teologica del Mistero eucaristico

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La celebrazione del “Corpus Domini” rimane una delle tappe più rilevanti nella vita delle comunità cristiane. L’espressione di fede manifestata nella solenne processione con il Santissimo, all’esterno della chiesa, ne è un segno visibile. L’impossibilità di vivere in quest’anno la tradizionale manifestazione di fede non ne sminuisce la rilevanza nella vita delle comunità cristiane e nell’animo dei singoli fedeli. Questo rito, che risale all’anno 1247, non deve però limitare la prospettiva dell’adorazione eucaristica alla sola considerazione della presenza reale di Cristo Gesù nell’Eucaristia. Altre prospettive vanno richiamate e tenute presenti da chi professa la fede cristiana nel mistero del santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

Una sintesi teologica nei prefazi dell’Eucaristia

Il Messale in uso offre alla comunità che celebra l’Eucaristia in questo giorno o che vuole richiamare il valore di questo mistero, tre Prefazi propri, detti “Prefazio della SS. Eucaristia”. Li presento nel loro titolo riassuntivo e nella parte centrale legata alla visione teologica. Da questa visione teologica ampliata, derivano delle indicazioni particolari per la devozione e la spiritualità cristiana.

Prefazio della SS. Eucaristia I – L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo: «Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa».

Prefazio della SS. Eucaristia IIL’Eucaristia vincolo di unità e di perfezione: «Nell’ultima cena con i suoi Apostoli, egli volle perpetuare nei secoli il memoriale della sua passione e si offrì a te, Agnello senza macchia, lode perfetta e sacrificio a te gradito. In questo grande mistero tu nutri e santifichi i tuoi fedeli, perché una sola fede illumini e una sola carità riunisca l’umanità diffusa su tutta la terra. E noi ci accostiamo a questo sacro convito, perché l’effusione del tuo Spirito ci trasformi a immagine della tua gloria».

Prefazio della SS. Eucaristia III (Indicato per la S. Messa del Viatico celebrata per un infermo particolare). L’Eucaristia viatico verso la Pasqua eterna: «Tu hai voluto che il tuo Figlio, obbediente fino alla morte di croce, ci precedesse sulla via del ritorno a te, termine ultimo di ogni umana attesa. Nell’Eucaristia, testamento del suo amore, egli si fa cibo e bevanda spirituale per il nostro viaggio verso la Pasqua eterna. Con questo pegno della risurrezione finale partecipiamo nella speranza alla mensa gloriosa del tuo regno, e, uniti agli angeli e ai santi, proclamiamo l’inno della tua lode».

Nelle espressioni di questi tre testi possiamo cogliere i diversi aspetti che sono contenuti nel mistero eucaristico. Li elenco in parole-espressioni riassuntive. Ognuna di queste richiederebbe un ulteriore approfondimento, con concetti già presenti nel pensiero di tanti cristiani.

Nei testi soprariportati l’Eucaristia è presentata come:

          • rito;
          • memoriale della passione, morte e risurrezione;
          • sacrificio offerto al Padre;
          • cibo e nutrimento per i cristiani;
          • dono dello Spirito, che ci trasforma a immagine di Dio;
          • vincolo di comunione nella carità della comunità;
          • pegno di gloria futura per chi si accosta, nutrendosi al mistero.

La presenza di Cristo nell’Eucaristia

Quello che viene presentato come l’aspetto della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, in questi testi viene dato come elemento di base, nel quale sono contenuti tutti gli altri aspetti, che ne formano la sostanza e ne impediscono una visione riduttiva.

Nei testi delle preghiere della Messa della solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, questa verità viene richiamata e riassunta più volte, rivolgendosi a Cristo Signore, con l’espressione «Il santo Mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue». Verità questa che è alla base dell’adorazione eucaristica vissuta nella Messa al momento della trasformazione (nel segno della fede) del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Questo atto di fede si esprime poi nella devozione eucaristica manifestata dai fedeli che, entrando in chiesa, venerano l’Eucaristia conservata nel Tabernacolo. È una venerazione che richiama la verità di fede che dichiara la presenza di Cristo Gesù nel Pane e nel Vino consacrati.

Una visione più completa del mistero dell’Eucaristia aiuta i fedeli cristiani a coglierne la significativa e intensa valenza nella loro vita spirituale e nella vita della comunità cristiana stessa. La considerazione, come esperienza di fede, dei vari aspetti sopra ricordati, mantiene viva la consapevolezza dell’importanza dell’esperienza del Rito della Messa. La loro riscoperta, puntualizzata dal Concilio Vaticano II, ha valorizzato la Celebrazione eucaristica, mettendone in risalto aspetti talora dimenticati in una visione limitata. I vari aspetti del Mistero, richiamati nel loro insieme, diventano fonte di ricchezza spirituale.

Giuliano Follin