Il prossimo 14 gennaio a Cavarzano

Giornata del migrante e del rifugiato

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Domenica 14 gennaio la Giornata verrà celebrata con una Messa presieduta dal Vescovo Renato nella chiesa parrocchiale di Cavarzano (ore 10.30), con la partecipazione di italiani e migranti, provenienti dalle diverse comunità presenti nel nostro territorio: come ormai è consuetudine, i diversi gruppi prepareranno canti e preghiere, che daranno alla celebrazione i toni e i colori delle diverse sensibilità culturali: l’esempio di una armonia che è frutto di identità differenti, capaci tuttavia di incontrarsi per dire la stessa fede e la stessa speranza. Filippini, brasiliani, ecuadoregni, moldavi, ucraini, camerunensi, nigeriani, bellunesi diranno con il loro ritrovarsi uniti nella preghiera ciascuno nella propria lingua e nella propria tradizione musicale che apparteniamo alla comune famiglia umana e che Dio non fa preferenza di persone, perché da lui tutti veniamo e in lui tutti possiamo riconoscerci fratelli.

Ma qual è il quadro della presenza straniera nel nostro territorio? La situazione attuale registra, secondo i dati Istat dell’inizio dell’anno appena concluso, un numero di immigrati di circa dodicimila cinquecento persone, pari a poco più del 6% della popolazione, in leggera prevalenza donne, provenienti anzitutto da Romania, Ucraina, Marocco, complessivamente in numero minore rispetto all’anno precedente.

Pur sensibilmente minoritaria rispetto alle altre province, la popolazione immigrata manifesta la presenza di varie tipologie di insediamento: accanto a persone ben inserite nella società bellunese vi sono famiglie e individui che faticano a trovare una collocazione e che si orientano verso soluzioni alternative, come a esempio dirigersi in un altro Paese europeo, mentre il numero dei rifugiati usciti dall’iter di richiedenti asilo che vivono in condizioni precarie senza più la sicurezza della prima accoglienza e senza la prospettiva di un lavoro o senza abitazione denuncia i limiti del sistema, che si cura poco o nulla di ciò che segue la prima fase di presa in carico.

È dall’impegno del volontariato, ecclesiale e non, che si misura l’inadeguatezza del quadro istituzionale dell’accoglienza. C’è molto da fare per far crescere una rete sociale nella quale l’ambito istituzionale e quello del volontariato possano operare in modo armonico. Occorre anche uno sforzo comune delle diverse agenzie educative – scuola, famiglia, comunità cristiana, mondo dell’associazionismo, mezzi di comunicazione – perché cresca la consapevolezza dell’unità e della corresponsabilità della famiglia umana. La campagna elettorale che sta iniziando, purtroppo, minaccia di remare in direzione opposta.

La Giornata Mondiale del migrante e del Rifugiato sarà un’occasione per riflettere, ma soprattutto per incontrare delle persone e vivere momenti di fraternità, scoprendo che ciascuno è portatore di un dono e che l’incontro genera conoscenza e amicizia. Per questo dopo la Messa tutti sono invitati a partecipare al rinfresco che verrà offerto nei locali della parrocchia di Cavarzano.

Francesco D’Alfonso