Carissimi,
immagino l’impegno e la cura con cui state ultimando la preparazione dei Giorni dello Spirito e di Comunità. Desidero per questo esprimere apprezzamento e riconoscenza. Lo faccio anticipando il frutto di questa iniziativa e considero i due soggetti “protagonisti”: lo Spirito Santo e la comunità.
1. A riguardo dello Spirito Santo vorrei evidenziare l’aspetto più caratterizzante: la fiducia nella sua azione da tenere viva nonostante difficoltà o qualche ostacolo con cui è possibile imbattersi. Non vi scoraggiate: la vita delle nostre comunità è prima di tutto frutto suo. Negli Atti degli Apostoli 15,28 c’è un’espressione significativa con cui la Chiesa radunata a Gerusalemme si rivolge alle altre comunità: «È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi…». Affrontate, dunque, i Giorni dello Spirito e di comunità con questa fiducia.
2. Poi a riguardo della comunità, vi incoraggio a preparare e animare questi incontri con empatia evangelica per “sentire con il cuore” la presenza e il vissuto delle persone che parteciperanno. Si tratta di accoglierle con delicatezza e di offrire un momento di pace interiore e fraterna. Confidate che questi piccoli segni contribuiranno a far crescere la stima vicendevole e aiuteranno a scoprire il dono di essere comunità cristiana.
Vi sono vicino in fraternità e nella preghiera. Anche con questa esperienza faremo sì che sia «Nel Vangelo il nostro futuro».
Anche al vostro parroco offrite una collaborazione attiva. C’è bisogno di vicendevole sostegno.
Vi benedico.
Belluno, 12 febbraio 2018
+ Renato, vescovo