L'esperienza di vari gruppi giovanili della nostra diocesi

Giovani, (e)state in cammino!

A tutti buon cammino!

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Non si tratta solo di un gioco di parole: il periodo estivo, con il suo clima e la libertà da impegni di lavoro e di studio, si presta in modo particolare per scegliere un tempo e mettersi in cammino. Si ripropone così un appuntamento che ha preso le mosse dalla forte esperienza dell’anno scorso “Per mille strade”, che ha visto migliaia di giovani italiani – fra i quali 130 della nostra diocesi – dirigersi a piedi verso Roma per incontrare il Papa e in preparazione al Sinodo dei vescovi.

Passato un anno la strada è ripresa e, con essa, la consapevolezza che davvero per i giovani quella del cammino, sebbene lungo tracciati diversi, si rivela una grande possibilità che, oltre a orientare l’impegno fisico – proprio di questa età –, incanala le energie verso una dimensione interiore che segna e arricchisce l’esistenza di ciascuno: rallentare i propri ritmi quotidiani, dosare la fatica nel raggiungimento di una meta, condividere lo sforzo e le gioie di partire e arrivare insieme costituiscono elementi fondamentali che vanno sempre più valorizzati e custoditi. Ecco allora che, in questo periodo, per i giovani della nostra diocesi diversi sono i cammini in atto, o in procinto di partire, come differenziati sono i percorsi e i “fruitori” cui sono rivolte, insieme a le terre e le latitudini percorse, tali proposte.

Proprio mentre leggiamo queste righe infatti, oltre 30 ragazzi di varie realtà parrocchiali gemellate (Sovramonte, Lamon, Mas e alcune giovani dell’Istituto “Sperti”) stanno percorrendo la Sicilia attraverso un interessante tragitto che dal capoluogo Palermo – visitato nelle sue bellezze storico-artistiche, ma soprattutto percorso attraverso la testimonianza di un santo dei nostri giorni, padre Pino Puglisi – li sta conducendo verso l’interno dell’isola lungo la così detta “Magna Via Francigena” attraversando Polizzi Generosa, Petralia Sottana, Gangi, per giungere nelle ampie e soleggiate distese di grano che circondano Nicosia, per poi di lì giungere con i mezzi a Catania e tornare a casa risalendo la Penisola con il treno nella sera del 29. Uno sforzo fisico e logistico non di poco conto, per il quale va il plauso agli organizzatori, cui, oltre al coraggio, occorre segnalare la tenacia di aver proposto un’esperienza che dalla preparazione, oltre che dalla composizione stessa del gruppo, ha il merito di essere stata fatta insieme.

Ormai per strada sono anche i giovani della parrocchia di Santa Giustina, “apripista” di tali iniziative in diocesi, che – è proprio il caso di dirlo – inaugura una nuova via dei pellegrinaggi europei: dopo la comparsa di un apposito articolo che alcuni mesi fa lo lanciava su “Avvenire”, è sorta la volontà di percorre un cammino che in Spagna – terra in cui insiste il celeberrimo Cammino di Compostela – ripercorre la vicenda di un altro illustre figlio di questa penisola: Ignazio di Loyola. Dalla città basca, che diede i natali a questo colosso della santità del ‘500, il percorso si staglia per oltre 600 km verso Sud arrivando alla capitale della Catalogna, Barcellona, dopo essere passato per Saragozza e il suggestivo santuario mariano di Montserrat. Dal 19 al 27 i 25 pellegrini, insieme alcuni adulti, percorreranno dunque quest’ultimo tratto (circa 1/3 dell’intero tracciato) per concludere a Barcellona questo importante percorso sulle tracce del fondatore della Compagnia di Gesù che proprio lungo quella strada, lasciando lavorare il Signore, cambiò la sua vita, radicalmente. Un’opportunità grande dunque, offerta – è significativo annotarlo – oltre per attività di autofinanziamento, anche attraverso la generosità di tanti parrocchiani che rappresenta l’attenzione della Comunità cristiana riguardo la bontà di tale proposta.

Passando, con un veloce colpo d’occhio, dalla Sicilia alla Spagna, i primi giorni di agosto (4-11) vedranno invece un nutrito gruppo di giovani-adulti percorrere il cuore dell’Italia in vista di raggiungere una metà che, forse più di ogni altra, rappresenta un centro pulsante di spiritualità: Assisi. L’iniziativa, pubblicizzata orma da tempo e promossa direttamente dall’Ufficio diocesano di Pastorale dei giovani, vuole distinguersi dalle altre sia per il respiro diocesano della proposta – sono 50 i partecipanti, provenienti da tutte le principali zone della nostra Chiesa locale – sia per la composizione del gruppo, volutamente di soli maggiorenni (fino ai 30 anni) per significare un’attenzione verso una fascia di giovani che si affacciano verso l’età adulta portando tutta la vitalità performante, ma anche estremamente complessa, delle loro domande: una cura di cui la nostra pastorale non può fare a meno di tener conto. Partendo simbolicamente da La Verna (ma effettivamente da Sansepolcro) il pellegrinaggio percorrerà il boscoso e altalenante paesaggio dell’alta Umbria passando per Città di Castello, Gubbio e giungere così ad Assisi proprio alla vigilia della festa di santa Chiara, colei che, con Francesco, ha condiviso i primi passi di una straordinaria avventura di santità vera proprio perché credibile e fraternamente universale.

Molti dunque sono i passi che stanno compiendo i giovani della nostra diocesi questa estate, come tante sono le strade e innumerevoli gli incontri, gli sguardi e le parole; molta la fatica e, forse, anche lo scoraggiamento e la tentazione di voltarsi indietro: vogliamo tuttavia credere che, in mezzo a tutto questo, passi davvero una Parola, possibile a tutti – credenti o no -, che interpelli nel profondo, smuova il cuore, ravvivi l’amicizia, dia coraggio e fiducia a chi, della vita, ha cominciato solo da poco ad assaggiarne la strada.

A tutti noi allora, buon cammino!

Erredienne