Domenica 28 agosto il saluto in Cattedrale

Gratitudine per le suore dell’Istituto Sperti

La comunità delle Suore di Maria Bambina lascia la città dopo oltre un secolo di presenza

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Non ha nascosto un po’ di tristezza mons. Giorgio Lise, delegato diocesano per la vita consacrata, nell’aprire la celebrazione eucaristica con cui nella mattinata di oggi, domenica 28 agosto, nella Cattedrale di Belluno, è stata salutata la comunità delle suore di Maria Bambina, che gestiva l’Istituto Sperti e che se ne va dalla città dopo oltre un secolo di presenza. Una tristezza per la fine di un’esperienza che è stata positiva per Belluno, ma – ha detto mons. Lise – ora prevalga il sentimento di gratitudine, che fa apprezzare i doni ricevuti e apre il cuore alla speranza.

Riconoscenza e gratitudine alle Suore sono state espresse, a nome di tutta la comunità, anche dal sindaco Oscar De Pellegrin e dal vescovo Renato, che ha presieduto la Santa Messa, attorniato da alcuni preti. Nell’omelia egli ha sottolineato come la presenza delle Suore di Maria Bambina abbia rappresentato una testimonianza particolarmente intensa e di grande valore per Belluno, sia per il suo tessuto sociale che per quello ecclesiale.

«La vostra partenza ci lascia più soli», ha fatto presente il Vescovo, che ha citato l’esempio di una famiglia di fronte alla partenza di un figlio: ci sono le ragioni per lasciarlo andare, ma il distacco non è facile. Di qui l’invito a vivere questo momento in uno spirito eucaristico, cioè di riconoscenza e gratitudine per il dono che le suore sono state, per la casa sicura che hanno rappresentato per tante persone, per la loro presenza discreta, ma penetrante.

Ricordata l’umiltà e la mitezza delle suore – vissuta sull’esempio di Gesù – il Vescovo ha evidenziato come il loro esempio sia stato un aiuto e uno stimolo importante, per mettersi a servizio in modo gratuito, e rappresenti per tutti un’esperienza, una fonte a cui attingere.

Al termine della celebrazione, prima della consegna di un dono alle suore, delle foto di rito e di un piccolo rinfresco nel cortile della sacrestia, ha preso la parola anche suor Caterina, la superiora provinciale delle suore di Maria Bambina, che ha ringraziato tutti per le parole pronunciate e anche per aver pregato insieme «testimoniando la gioia di essere Chiesa in cammino».

«Raccogliere più di cento anni vissuti a Belluno non è semplice», ha detto ancora la Provinciale: «quanti bambini, quante famiglie, quante suore che hanno offerto la vita per educare, per dare casa, per dare futuro. Tante suore che hanno condiviso la tenacia, l’operosità, l’amore per la natura e per l’uomo, la fiducia nella Provvidenza. In partenza affidiamo a Gesù questo tratto di strada vissuto e condiviso nella carità; gli affidiamo chi abbiamo incontrato e invochiamo per loro pienezza di vita».

«Partiamo con la certezza – ha concluso suor Caterina – che il futuro è nelle mani di Dio e invitiamo a pregare perché la carità cresca sempre di più e trasformi tutte le relazioni sociali e civili».

Carlo Arrigoni