Antiche raccolte di testi liturgici prima del Messale

I Sacramentari, testimonianza antica e preziosa

Una lunga ha portato alla formazione del Messale Romano

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Le preghiere liturgiche utilizzate dalla Chiesa sono espressione e testimonianza della sua fede. Tra le formule scritte più antiche che sono arrivate a noi, ci sono quelle raccolte nei documenti chiamati “Sacramentari”. A loro va una doverosa attenzione perché sono, non solo preziosa testimonianza, ma anche fonte alla quale in abbondanza sono state attinte formule oggi inserite nel Messale Romano nelle sue successive edizioni.

Dopo questi cenni di una ricca e variegata storia, che ha portato alla formazione del Messale Romano, ci sarà la presentazione dei contenuti, nel loro insieme e nella struttura attuale del libro liturgico che è alla nostra attenzione. È una storia alla quale libri di studio ed approfondimento dedicano abbondanti e documentate pagine.

Sacramentari: una tappa

Nell’evoluzione dei testi liturgici per la celebrazione della Eucaristia è sicuramente fondamentale la data del 1570 con la stampa e la imposizione a tutta la Chiesa, legata al rito romano, del Messale romano. Una prima stampa del Messale Romano si era avuta già nel 1474 a Milano. Queste prime edizioni a stampa erano il frutto di un’operazione che potremo definire del “Messale plenario”. Si trattava della fusione dei libri liturgici in uso da parte dei vari protagonisti della celebrazione Eucaristica, in un’unica raccolta. Il “Lezionario” (testi biblici), il “Graduale” (libro dei canti), gli “Ordines” (decrisioni delle azioni liturgiche da compiere), i “Sacramentari” (orazioni del celebrante), erano lì confluiti, anche per comodità dei celebranti. La realizzazione, effettuata nel sec. XIII nella Curia romana, trovò diffusione in Italia ed in Europa da parte dei frati minori. Da notare che quelli che erano compiti ministeriali di diverse persone un po’ alla volta vennero accentrati sul solo sacerdote celebrante con il suo “Messale plenario”.

Da una piena libertà di creazione dei testi delle preghiere liturgiche dei testi “eucologici”, che aveva caratterizzato i primi secoli nelle celebrazioni eucaristiche, dal secolo IV si era passati alla fissazione di testi scritti per le celebrazioni. Anche se non del tutto vincolanti, rappresentavano la possibilità di un uso comune e l’inizio di una fissazione di testi utilizzati da molti, se non da tutti. I sacramentari giunti fino a noi rappresentano una tappa fondamentale dell’evoluzione “normativa e vincolante” nell’utilizzo dei testi eucologici nella chiesa romano-latina.

I Sacramentari antichi (VI-VIII secolo)

Il termine “Sacramentario” si riferisce in senso lato alla parola “Sacramento”. Definisce genericamente il libro del celebrante per tutte le funzioni sacre. Il termine utilizzato in senso stretto si riferisce alle preghiere, in particolare destinate alla celebrazione dell’Eucaristia: tali raccolte contenenti raccolte di formule sacerdotali sono in particolare riferimento all’Anno liturgico (nella sua progressiva strutturazione), alle feste dei santi, a circostanze particolari dell’anno.

I testi manoscritti giunti fino a noi non sono numerosi, ma hanno una grande importanza teologico-storica. La loro riscoperta nel sec. XVI e l’intensificazione dell’attenzione nei loro confronti nel sec. XIX, a opera di valenti studiosi, hanno portato alla valorizzazione di questi tesori documentali. Approfondimenti e studi più recenti, con nuove tecniche e metodi scientifici di analisi e comparazione, non solo valorizzeranno ulteriormente quanto trasmesso dalla tradizione celebrativa-liturgica, ma offriranno anche la possibilità di cogliere quanto di questo tesoro è già giunto a noi nei testi in uso. Le preghiere inserite nel Messale romano sono frutto dello Spirito e del lavoro teologico-celebrativo dei Papi dei secoli VI e VII e dei loro illuminati collaboratori.

Alcuni nomi

A titolo di elenco e di invito alla ricerca personale indico i tre Sacramentari più significativi. Il Sacramentario “Leoniano o Veronese”, raccolta di testi attribuita al papa Leone I e ritrovata a Verona. Il Sacramentario “Gelasiano”, testo ufficiale della Chiesa romana attribuito a Papa gelasio (sec. V). Il Sacramentario “Gregoriano” attribuito al papa Gregorio Magno (sec. VI). E’ la fonte del Sacramentario consegnato da papa Adriano (sec.VIII) a Carlo Magno e da questo diffuso in tutto il suo impero.

Giuliano Follin

(continua)