Dopo il riconoscimento delle virtù di papa Luciani

Il card. Stella a Belluno per la festa di san Martino

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La notizia che papa Francesco ha firmato il decreto con cui dichiara “venerabile” il “nostro” Papa Luciani ha fatto il giro del mondo. Giungono a Belluno e al Centro Papa Luciani decine di mail da tutto il mondo, in cui le persone manifestano la loro soddisfazione. Scrive José da Dracena in Brasile: «…muito feliz com a noticia hoje do reconhecimento das virtudes do papa Joao Paulo I»; un novizio dei carmelitani scrive da Chicago: «Praised be Jesus Christ! I heard the wonderful news regarding progress for Pope John Paul I beatification»; un laureando di Santiago del Cile: «soy muy agradecido y seguidor de la vida del Papa Juan Pablo I, es mi papa favorito y un intercesor y ejemplo muy grande, hace desde que conocí su vida, por ello los quiero felicitar a todos allá en Italia por lograr que fuera declarado venerable». E avanti così da ieri sera.

La gioia e la soddisfazione si avvertono anche qui, nella diocesi in cui Albino Luciani nacque e visse fino al 1959. Giovedì mattina le campane della Cattedrale e di tutto l’Agordino hanno suonato a festa. Il vescovo Renato ha scritto ai suoi preti: «Il complesso iter che ha avuto questo felice esito ha visto l’impegno e la passione di tanti testimoni e di persone che hanno approfondito la vicenda umana, cristiana e ministeriale di questo nostro conterraneo. Non avevamo dubbi circa la bellezza e la bontà della vita di Albino Luciani, tra le inevitabili situazioni difficili che egli ha attraversato. Prima di giungere a Roma come Vescovo della Chiesa che presiede nella carità tutte le altre – prendendo il nome significativo di Giovanni Paolo – egli ha vissuto tra le nostre montagne e le nostre valli, nelle nostre terre venete, con la nostra gente. Ha abitato, onorato, servito questa “casa comune”. Ora gioiamo per queste semplici e profonde verità della sua e nostra storia. Questa gioia è anche un canto di gratitudine a Dio che con paterna e materna vicinanza sta donando a tutti noi, nella testimonianza di vita di Albino Luciani, un forte incoraggiamento, in particolare alle giovani generazioni e a chi ha motivi per guardare al futuro con trepidazione. Il “nostro don Albino” – come è ancora chiamato a Canale d’Agordo – ci ha lasciato parecchi segni delle sorprese di Dio, delle sue grandi cose, del suo confidare in noi».

Con felice coincidenza, il «canto di gratitudine a Dio» diventerà celebrazione eucaristica sabato 11 novembre, alle ore 10.00, nella solennità di san Martino di Tours, patrono della città e della diocesi. A presidere la celebrazione il Vescovo ha invitato il card. Beniamino Stella, postulatore della Causa di Canonizzazione di papa Giovanni Paolo I. Ha annunciato la sua presenza anche una delegazione della diocesi di Vittorio Veneto, che ebbe mons. Luciani come vescovo dal 1959 al 1970; la delegazione sarà guidata dal vescovo mons. Corrado Pizziolo.