La diocesi aderisce al biodistretto “Terre bellunesi”

L’adesione formalizzata dall’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, che segue anche il turismo e gli stili di vita

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Oggi, 5 gennaio, la diocesi di Belluno-Feltre ha inviato la pre-adesione al biodistretto denominato “Terre bellunesi”, che negli ultimi mesi è stato presentato ai vari soggetti del territorio.

La proposta volge lo sguardo alla “transizione ecologica” e quindi tende a sviluppare e sostenere tutti quei nuovi stili di vita che nell’enciclica Laudato si’  vengono affrontati e sostenuti: dalle produzioni agricole, alla gestione del verde pubblico e privato, al consumo di prodotti biologici di filiera corta da parte dei cittadini, mense pubbliche e private e strutture turistiche, allo sviluppo della mobilità sostenibile, alla gestione ecologica dei rifiuti, all’attuazione di adeguate attività di ricerca, formazione, informazione orientate alla conversione ecologica.

L’adesione prevede anche la sottoscrizione della “Carta dei Principi” del biodistretto (consultabile nel seguente sito) che in modo preciso definisce il biodistretto come un progetto di comunità dove condividere e sperimentare nuovi modelli di cooperazione sociale ed economica e di gestione territoriale, sostenibili, durevoli e desiderabili, fondati sulla conservazione e riproducibilità degli ecosistemi, sulla ricchezza delle diversità culturali, colturali, naturali della nostra provincia.

L’adesione, per conto della diocesi, è stata formalizzata dall’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, che segue anche il turismo e gli stili di vita e che si sta muovendo nel panorama diocesano con particolare attenzione a questi temi e che per questo desidera anche diventare un interlocutore dei vari soggetti che sul territorio provinciale su questi temi.