Partita da Belluno-Feltre, si è allagata in oltre 80 diocesi

La “lunga notte” è diventata nazionale

La soddisfazione dell'organizzatore

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Si è da poco conclusa la quarta edizione della “Lunga Notte delle Chiese”, la notte bianca a svolgersi all’interno dei luoghi di culto della città: partita dalla nostra diocesi, si è allagata a livello nazionale. E’ stato un grande successo di pubblico: sono migliaia in tutta Italia le persone che hanno assistito ai moltissimi eventi organizzati nelle oltre 80 diocesi aderenti. Più di 150 chiese hanno aperto le proprie porte a iniziative di arte, cultura, musica, teatro, in una chiave di riflessione e spiritualità. Un’appendice anche all’estero in Sud America (Argentina, Brasile e Uruguay) e Romania.

Un eterogeneo insieme di luoghi di culto che hanno spaziato tra Santuari, Basiliche, Chiesette, Cappelle, Monasteri, e Musei Diocesani. Tutti insieme in un’unica grande rete.

La luce nelle sue molteplici sfumature è stato il tema di quest’anno e tantissime luci si sono accese nella notte di venerdì 7 giugno, per rispondere alla domanda connessa al tema: “Da quale Luce mi lascio illuminare?”. E’ stata un’occasione per tutti, credenti e non credenti, di partecipare a qualcosa di suggestivo, di grande coinvolgimento, perché in questa occasione è stato possibile visitare i luoghi sacri delle nostre città in una veste originale. Molte sono state infatti anche le visite guidate, che hanno permesso ai cittadini di scoprire le bellezze artistiche e architettoniche presenti nelle Chiese. Soddisfazione anche per la Comunità Valdese e Metodista che partecipava per il primo anno.

L’organizzatore Stefano Casagrande commenta così l’esito dell’iniziativa: «Si sta diffondendo la conoscenza di questo evento con il suo significato che non è solo quello della serata di intrattenimenti, ma invita alla riflessione e alla spiritualità attraverso la bellezza e l’arte. La quarta edizione lascia l’idea di una grande rete di cui è bello fare parte e il senso di appartenenza a questa rete sta crescendo. Chi ha aderito la prima volta l’ha vista come un’esperienza nuova da ripetere. Stiamo già cominciando a lavorare sulla prossima 5a edizione del 2020».

 

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