La prima lettura è sempre un brano dal libro degli Atti degli Apostoli

La Parola di Dio nella cinquantina pasquale

Caratteristiche della Liturgia della Parola nel Tempo pasquale

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

La Liturgia della Chiesa cattolica, che fa riferimento al Messale Romano e al Lezionario Romano, che guidano le celebrazioni delle nostre Comunità, è costruita in modo particolare in quello che è denominato Tempo di Pasqua.

Qui mi soffermo in particolare sulla Liturgia della Parola così come viene proposta e vissuta nei riti sia festivi che feriali del periodo da Pasqua e Pentecoste, la “cinquantina pasquale”.

Parola di Dio nelle Domeniche di Pasqua

Le sette domeniche di Pasqua hanno le letture ordinate secondo i due criteri della concordanza tematica e della lettura semicontinua. Le tre letture previste in questo periodo hanno precisi collegamenti tra di loro, come avviene per i tempi più significativi e non, invece, per il tempo ordinario.

La prima lettura è sempre un brano dal libro degli Atti degli Apostoli. Fin dai primi secoli è attestato l’uso liturgico di questo libro che presenta le vicende della Chiesa degli inizi, frutto della forte e determinante esperienza della presenza del Cristo risorto, il Signore. Una presenza incisiva anche dopo che egli era salito al cielo. La lettura semicontinua del libro è distribuita nell’arco triennale in progressione parallela. In questo modo viene presentato ogni anno qualche elemento sulla vita, la testimonianza e lo sviluppo della Chiesa delle origini.

La seconda lettura offre una presentazione semicontinua del libro previsto nell’anno corrente. Per quest’anno, identificato come Anno B, è stata scelta la Prima lettera di san Giovanni. Nell’anno precedente abbiamo letto la prima lettera di Pietro e l’anno prossimo leggeremo brani dall’Apocalisse. Questa scelta è motivata dall’ordinamento generale del Lezionario Romano con queste parole: «…sono testi che sembrano accordarsi assai bene con quel senso di fede gioiosa e di ferma speranza, che è proprio del Tempo pasquale» (n. 100).

I vangeli delle prima tre domeniche presentano le apparizioni del Cristo risorto. La quarta domenica presenta testi in riferimento al Buon Pastore, come riportato dal Vangelo di Giovanni. Nelle altre domeniche si leggono stralci del discorso e della preghiera del Signore dopo l’Ultima Cena, ancora come riportato dall’evangelista Giovanni.

Alcuni dei temi e degli spunti teologici offerte dai brani biblici sono contenuti nelle collette che il Messale Romano (terza edizione) offre anche per le domeniche di Pasqua. Si tratta di una serie di orazioni che il libro presenta come «…ispirate ai brani della Sacra Scrittura indicati per gli anni ABC del Lezionario festivo…» (p. 1003).

Altro riferimento alla Liturgia della Parola, nel brano del Vangelo proclamato, è dato dall’Antifona alla Comunione. Le parole suggerite richiamano contenuti particolari del testo evangelico con valenza teologica e di indicazione per la spiritualità dei fedeli.

Parola di Dio nelle ferie del Tempo Pasquale

È lo stesso Ordinamento generale del Lezionario Romano che presenta la struttura della Liturgia della Parola nei giorni feriali delle settimane di Pasqua. «La prima lettura è desunta, come nelle domeniche, dagli Atti degli Apostoli, in forma semicontinua. Quanto al Vangelo, durante la ottava di Pasqua si leggono i racconti delle apparizioni del Signore. Si fa quindi una lettura semicontinua del Vangelo di Giovanni dal quale si desumono i testi più specificamente pasquali, in modo da completare la lettura già fatta in Quaresima. In questa lettura pasquale hanno una parte di rilievo il discorso e la preghiera del Signore dopo l’ultima cena» (OGLR 101)

Da notare che i testi delle letture sono gli stessi ogni anno, e non in ciclo triennale come per le domeniche, o in alternanza (pari o dispari) come per le settimane del tempo ordinario. L’antifona alla comunione ha collegamenti tematici in relazione al mistero della Pasqua nei suoi diversi aspetti, ma non ha un riferimento esplicito al testo evangelico proclamato in quel giorno.

I testi delle preghiere liturgiche nel Tempo Pasquale

Particolare ricchezza di contenuti esprimono i testi delle orazioni e i prefazi della Messe di questo tempo. Il loro ascolto o la loro lettura richiamano contenuti specifici in riferimento all’evento della Pasqua e al suo significato nella vita dei singoli e della comunità cristiana. Meritano di essere oggetto di una presentazione particolare che potrà alimentare l’apprezzamento per i contenuti, e contribuirà a quel “portare frutto” per la vita cristiana che è uno degli scopi della preghiera della Comunità, la preghiera liturgica.

Giuliano Follin