Le litanie lauretane nella storia della devozione alla Madonna

Storia di devozione e di teologia

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Dopo aver presentato le tre invocazioni, fatte inserire nelle Litanie Lauretane con una lettera del Prefetto della Congregazione vaticana per il Culto e la disciplina dei Sacramenti, sembra opportuno richiamare la storia di questa particolare preghiera. È uno sviluppo non solo devozionale, ma anche teologico. Le tre nuove invocazioni sono Mater misericordiae (Madre della Misericordia), Mater spei (Madre della speranza), Solacium migrantium (Conforto-aiuto dei migranti).

La storia delle Litanie Lauretane

Questa serie di invocazioni alla Madonna, sono definite “Litanie Lauretane”, perché è nel Santuario della Santa Casa di Loreto che hanno avuto il loro utilizzo più intenso in Occidente e la loro diffusione nelle comunità. Da qui il nome “Lauretane”. Il periodo di questo incremento devozionale è fatto risalire al secolo XVI.

Non si tratta però di un inizio assoluto. Altre litanie in onore della Madonna vengono documentate come risalenti al secolo XII. Talora vengono indicate con una denominazione antecedente: “Litanie della Beata Vergine Maria”.

Dopo la vittoria della Flotta cristiana a Lepanto (7 ottobre 1571) contro la flotta dell’impero Ottomano, il papa Pio V fece aggiungere alla preghiera del Rosario la recita della litanie della Madonna. Lo stesso papa aggiunse alle precedenti invocazioni (una settantina) quella di Auxilium christianorum (aiuto dei cristiani). Nel 1587 le Litanie furono ufficialmente approvate con un documento di papa Sisto V. Nei secoli seguenti ci furono altri inserimenti. Benedetto XV durante la prima guerra mondiale inserì l’invocazione Regina pacis (Regina della Pace). Pio XII dopo la proclamazione del dogma dell’Assunzione, nel 1950, aggiunse Regina in caelum Assumpta (Regina assunta in cielo). Paolo VI nel 1965, concluso il Concilio inserì l’invocazione Mater Ecclesiae (Madre della Chiesa). Giovanni Paolo II nel 1995 inserì l’invocazione Regina Familiae.

La struttura delle Litanie Lauretane

Le Litanie Lauretane sono strutturate per essere recitate a cori alterni. Spesso viene proclamata da una persona il titolo attribuito alla Vergine e tutti i presenti all’unisono proclamano l’invocazione “Prega per noi”.

È da notare come i titoli proclamati nella invocazione-esclamazione hanno riferimenti a immagini bibliche attribuite alla Madonna, oppure a formule devozionali che da secoli sono indirizzate alla Vergine.

I titolo più frequenti sono “Madre”, “Vergine”, “Regina”. La preghiera inizia con cinque suppliche a Cristo e quattro alla Trinità. Seguono poi 55 invocazioni rivolte alla Vergine Maria. Le Litanie si concludono con tre invocazioni all’“Agnello di Dio”. Chi presiede, dopo aver invocato ancora la Madre di Dio in dialogo con la assemblea, rivolge al Padre una preghiera, per Cristo nostro Signore.

Litanie Lauretane non solo con il Rosario

Nel Direttorio su pietà popolare e Liturgia si parla al N. 203 delle “Litanie della Vergine”:

«Tra le forme di preghiera alla Vergine raccomandate dal Magistero vi sono le Litanie. Esse consistono essenzialmente in una prolungata serie di invocazioni rivolte alla Vergine, le quali, succedendosi l’una all’altra con ritmo uniforme, creano un flusso orante caratterizzato da una insistente lode-supplica. Le invocazioni, infatti, generalmente molto brevi, constano di due parti: la prima di lode (es. “Virgo clemens”), la seconda di supplica (“ora pro nobis”).
Due formulari litanici sono inseriti nei libri liturgici del Rito Romano: le Litanie lauretane, verso le quali i Romani Pontefici hanno professato ripetutamente la loro stima;le Litanie per il rito di incoronazione di una immagine della beata Vergine Maria,che, in alcune occasioni, possono costituire un’efficace alternativa
al formulario lauretano…
…In seguito alla prescrizione di papa Leone XIII di concludere, nel mese di ottobre, la recita del Rosario con il canto delle Litanie lauretane, si creò presso molti fedeli l’errata persuasione che le Litanie fossero una sorta di appendice del Rosario. In realtà le Litanie sono un atto cultuale a sé stante: esse possono costituire l’elemento portante di un omaggio alla Vergine, essere un canto processionale, far parte di una celebrazione della Parola di Dio o di altre strutture cultuali».

Proposta, questa indicata dal Direttorio, interessante e opportuna, da utilizzare.

Giuliano Follin