Da parte del Consiglio Pastorale Diocesano

Lettera alle comunità parrocchiali

Sta cambiando il modo di “fare catechismo”

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Così la presenta il vescovo Renato: una lettera «nata in seno al Consiglio Pastorale Diocesano che nell’ultimo incontro del 25 novembre scorso ha riflettuto sulla situazione delle nostre comunità parrocchiali e sul loro impegno di accompagnamento dei fanciulli e dei ragazzi nel cammino dell’Iniziazione cristiana. È stato un confronto molto sentito e partecipato, al termine del quale è nata l’idea di inviare a tutte le comunità parrocchiali una lettera, per incoraggiare la proposta che l’Ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi sta sostenendo unitamente all’Ufficio diocesano di pastorale della famiglia. L’attenzione si è anche focalizzata sulla realtà delle nostre famiglie per affidare loro la parte più consistente della lettera rivolta ai bambini/e e ragazzi/e».

 

Care comunità parrocchiali,

voi siete il punto di riferimento  locale della nostra Chiesa diocesana, il terreno fertile in cui i sogni e le idee comuni trovano una forma concreta e coinvolgente. Come Consiglio Pastorale Diocesano vi raggiungiamo per farvi sentire il nostro più vivo incoraggiamento riguardo al cammino di iniziazione cristiana dei nostri ragazzi. Molte persone nelle nostre comunità si sono lasciate interrogare e hanno lavorato su come rinnovare le modalità con cui presentare ai nostri bambini e ragazzi la figura di Gesù. Sono stati preparati nuovi strumenti che i parroci e i catechisti hanno ricevuto dall’Ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi, con cui ha collaborato l’Ufficio di pastorale della famiglia, con lo scopo di organizzare incontri adatti a bambini, ragazzi e famiglie: è cambiata la realtà in cui viviamo e, di conseguenza, sta cambiando anche il modo di “fare catechismo”. Vi chiediamo di far pervenire questa lettera alle famiglie dei bambini e dei ragazzi della vostra comunità.

 

Cari bambini e bambine, ragazzi e ragazze,

Per la nostra Chiesa di Belluno-Feltre siete un bene preziosissimo, siete quanto di più bello Dio poteva donarci. Gesù ha proposto a noi adulti proprio voi come modello da imitare! Vogliamo dire con forza che noi abbiamo fiducia in voi! Ci aiutate a desiderare una Chiesa vivace, aperta alle risate, ai vostri modi di essere. Noi tutti vorremmo che gli incontri di catechismo fossero per voi un’esperienza bella e significativa, in cui poter scoprire che la vita di Gesù parla alla vostra vita quotidiana e che, veramente, si può essere felici volendo bene a Gesù. Il “catechismo” vi vuole raccontare una storia, sempre vera, vi vuole portare a incontrare un grande amico: Gesù. Egli sa ascoltare le nostre domande e i nostri desideri. L’ascolto, la comprensione, la sincerità e l’aiuto che cercate nei vostri amici, li troverete moltiplicati in Gesù.

Vogliamo dire ai vostri genitori il nostro grazie, perché sono loro i primi a prendersi cura di voi e della vostra crescita. Ci auguriamo che possiate vivere le vostre case ora, ma anche quando la pandemia sarà passata, come il primo luogo di crescita nell’amicizia con Gesù, nell’ascolto della sua Parola che illumina la vita di bene. Proprio l’amicizia con Gesù ci farà scoprire di appartenere anche a una comunità più grande della famiglia che è la Chiesa, per essere testimoni di fede nei nostri paesi, nei luoghi di lavoro, a scuola, giocando nel tempo libero, nel campo da calcio, con gli amici. Ogni incontro, ogni situazione concreta di vita può essere un’occasione di crescita nella fede.

Cari bambini e bambine, ragazze e ragazzi, vogliamo rivolgerci con gratitudine anche ai vostri parroci che hanno pensato per voi luoghi, spazi, momenti di incontro e che mettono il loro cuore nel raccontarvi di quel Gesù che ha cambiato così profondamente le loro vite.

Grazie alle vostre catechiste e catechisti: la loro passione ci insegna che dedicare del tempo a Dio è un dono che ci arricchisce gli uni gli altri. E insieme a loro, rivolgiamo un grazie anche agli animatori e a tutti coloro che, secondo le forme più varie e i talenti più inaspettati, vi aiutano a fare esperienze di un Dio buono e misericordioso, presente in ogni aspetto della vita, così come ce l’ha fatto conoscere Gesù.

Vi affidiamo questo messaggio nella giornata in cui si festeggia Maria Immacolata, mamma di Gesù: che il Suo sguardo Materno accompagni le nostre comunità e sostenga con dolcezza e fermezza ogni passo del vostro cammino di crescita nella fede!

Il Consiglio Pastorale Diocesano


Nella foto: Natività di Dunio Piccolin