Fu fondatrice dell’Azione Cattolica femminile (1882-1952)

Lettera aperta ad Armida Barelli

In occasione della sua beatificazione, sabato 30 aprile a Milano

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Cara Armida,

che bella la festa di sabato 30 aprile a Milano per la tua beatificazione! Un appuntamento atteso e ben preparato dalle “famiglie spirituali” che sono state avviate grazie anche alla tua preghiera e al tuo tenace impegno: l’Azione Cattolica Italiana, gli universitari della Cattolica del sacro Cuore di Milano, le missionarie della Regalità di Cristo.

«La beatificazione di Armida Barelli è motivo di grande gioia per l’AC e la Chiesa tutta», ha detto Emanuela Gitto, vicepresidente nazionale per il settore Giovani. «Il suo esempio e la sua testimonianza nell’impegno per la Chiesa e il Paese risuonano forti anche ai nostri giorni. Anche noi oggi, nelle sfide del nostro tempo, ci sentiamo accompagnati dalla nostra “Sorella maggiore” e guardiamo a lei come compagna di strada: vivace, energica, strabordante dell’amore di Dio».

Sono davvero tante le parole di stima e le persone che – a settant’anni dalla tua morte – hanno scritto di te, delle tue opere, ma soprattutto della tua profezia e vigilanza che ti hanno permesso di intuire le esigenze di cambiamento nella Chiesa riguardo la liturgia, la spiritualità e l’impegno dei laici, chiamati alla santità nella vita ordinaria e quotidiana.

Fra Massimo Fusarelli, durante la veglia di venerdì 29 aprile nella magnifica basilica di Sant’Ambrogio, ha evidenziato la tua capacità di restare aperta alla realtà, duttile alle sue provocazioni e “chiamate”. Ha poi insistito sulla spiritualità da “laica”, «che non separa dal mondo, ma che sa leggere, negli eventi della storia, i “segni dei tempi”, ascoltandovi la voce del Signore».

E’ davvero forte il tuo invito, sempre attuale: ‘Lavorate senza posa, ma soprattutto amate, amate, amate’, valido ancora per tutte le ragazze e i ragazzi, le giovani e i giovani, gli adulti di oggi”.

Cara “Sorella maggiore”, così amavi farti chiamare, tu non avresti certo voluto essere beatificata per onore esteriore …ma questo riconoscimento ci interpella ed offre occasioni per conoscerti meglio, indagare il tuo sogno evangelico, il tuo dialogo con Dio nella preghiera che è diventato «azione trasformatrice del mondo».

In questi tempi nei quali non si fermano tante violenze e che ci vedono spesso arretrare in umanità, la tua vita e le tue scelte – hai vissuto gli anni delle due guerre mondiali! – ci aiutino a ritrovare le strade della fiducia reciproca e dell’affidamento al Signore. Condizionata dalla cultura del tuo tempo, tu non hai nascosto le tue paure, ma la fiducia nel prossimo, nel bene seminato nella storia, nel mondo amato dal Cuore di Gesù è stata davvero grande e contagiosa.

Ciao Armida, avremo modo di comprendere meglio il tuo stile, cogliere il dono che sei stata per la costruzione di un’identità femminile libera da stereotipi e profondamente ancorata ai valori del vangelo, il coraggio e la trepidazione che hanno accompagnato i primi passi della Gioventù femminile di Ac.

Intanto ci godiamo la festa che dal duomo di Milano si irradia via via in tutta Italia. E ti preghiamo di aiutarci, da sorella e amica, a vivere alcuni tratti belli che tu hai vissuto: franchezza dello spirito, sorriso accogliente con tutti, specialmente con gli ultimi. E di fare nostra la tua raccomandazione alle ragazze dell’Ac: “Lasciate al Signore la cura del vostro avvenire, preoccupatevi dei suoi grandi interessi”. Una sintesi che è un programma di vita.

Grazie Armida!

La Presidenza dell’Azione Cattolica di Belluno-Feltre