News dai nostri missionari dall’Africa e dall’America Latina

Suor Dionella: «Non mi è rimasto altro che alzare gli occhi affidando al Buon Dio tanto dolore…»

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
MADAGASCAR – Costruzione di una scuola

Scrive suor Rahanitriniaina Marie Viviane, originaria del Madagascar: «Carissimi amici dell’Ufficio Missionario Diocesano di Belluno e Feltre, dopo questi mesi di vacanze nel mio Paese, in Madagascar, sono lieta di salutarvi e portarvi un caro saluto da parte dei nostri bambini e ragazzi della scuola Saint Joseph Ankadisarotra – Mahitsy. Essi vi ringraziano del vostro contributo di 3.000 euro per sostenere la realizzazione del progetto di una nuova scuola. Veramente hanno accolto con gioia la vostra partecipazione, che offre loro una grande speranza per il futuro. Per quanto riguarda la costruzione, per il momento stiamo ancora aspettando l’ulteriore provvidenza di Dio per poter realizzare bene il progetto, perché non siamo ancora arrivati a raccogliere la somma necessaria. Vi mando in allegato alcune immagini della scuola attuale. Un caro saluto e rimaniamo uniti spiritualmente…». L’arcivescovo di Antananarivo, monsignor Odon Razanakolona, precisa: «Grazie! Il vostro aiuto economico, da parte del Centro Missionario (col Progetto quaresimale “Un Pane per Amor di Dio”) e del gruppo Acr di Puos d’Alpago, ci aiuterà a realizzare la costruzione di una scuola primaria e secondaria. Perciò vi ringrazio infinitamente, a nome dei bambini della scuola, per tutto quello che fate al fine di sostenere la realizzazione di questo progetto…».

TANZANIA – Un secolo di missione per la Consolata

Scrive la nostra suor Giulia Saviane, visitata nel corso dell’estate da alcune nostre giovani e da Josè Soccal segretario dell’Ufficio Missionario: «Carissimi, come sempre sono in ritardo per rispondere a tanta grazia da parte vostra, ma ora son qui e ricevete il mio grazie e la mia riconoscenza per quanto vi dedicate a noi missionari nel mondo. Un grazie speciale per la rivista ricevuta per il Mese Missionario. Quante cose belle e buone e quante presenze bellunesi e feltrine missionarie nel mondo! Grazie, ne abbiamo bisogno, il mondo è grande! Grazie per questa spinta a guardare al mondo con amicizia e preghiera.  Noi qui sorelle e confratelli della Consolata, con alcune suore della Diocesi, abbiamo terminato gli Esercizi Spirituali.  Anche noi ieri siamo state unite alla popolazione per festeggiare i nostri Confratelli per il loro giubileo dei 100 anni di missione in Tanzania; 100 anni! Noi pure, suore missionarie della beata Vergine Consolata Madonna degli Apostoli, guardiamo all’Asia, per andare ai non cristiani e dove nessuno vuol andare e la guardiamo con gli occhi di Gesù. Padri e sorelle fissiamo gli occhi là… e preghiamo! In questo tempo abbiamo anche delle buone vocazioni… Dio è grande! Ci guardi  e ci benedica! Noi missionarie della Consolata, dopo tanto e tanto lavoro, preghiera e discernimento di anni dell’intero Istituto, ora siamo arrivate a riunire le regioni della Tanzania, del Mozambico, della Guinea, del Gibuti, della Liberia e del Kenya, in un’unica regione che sarà Regione Africa.  Oltre alla Regione America e Regione Europa che già esistono. Ecco il nostro Istituto oggi. Stiamo entrando in quest’ ottica e sarà un bene, ci sentiamo Sorelle più unite. Devo ringraziarvi per quanto fate per noi e per la vostra puntualità con “L’amico del popolo”, l’opuscolo “Notizie”, le foto, gli articoli, l’Ottobre Missionario… Il Signore ci guardi e ci benedica. La Vergine Maria Regina degli Apostoli cammini sempre con noi; con Lei siamo al sicuro…»

ECUADOR – La vita e le sofferenze nelle Comunità

Scrive suor Dionella Faoro: «Carissimi, sono ritornata a casa da un’ora. Sono partita questa mattina alle 6.30 dopo la preghiera delle lodi. Sono andata in una comunità molto lontana, Meribe, dopo 45 minuti di corriera una camminata di 7 chilometri circa. La strada è fangosa e la macchina non può entrare, solo la moto per tre o quattro chilometri. Il sole è cocente e il caldo tropicale. I bambini mi aspettavano, come tutti i mercoledì, per un incontro gioioso di canto, catechismo e la celebrazione della Parola. Al ritorno mi sono fermata in un’altra comunità solo per un tempo breve, quando alle 2 del pomeriggio è arrivata la notizia della morte di un papà di una bambina che viene al catechismo. In quella comunità, dove quasi tutti sono parenti, il mondo si è come paralizzato. Una donna raccontava piangendo le ultime notizie, i bimbi e alcune donne ascoltavano con attenzione e dolore, alcuni piangevano, gli uomini ritornavano dal campo senza parole, solo gli occhi parlavano di dolore, di comprensione, di solidarietà, di rabbia. “Perché?” Ricardo, questo il nome del defunto, era in carcere da alcuni mesi per droga. C’era stata una rivolta con “armas blancas” con tre morti e con feriti gravi. Ricardo, che stava nella sua cella, ha avuto ustioni di terzo grado, che gli sono risultate fatali. Non mi è rimasto altro che alzare gli occhi affidando al Buon Dio tanto dolore…».

MESSICO – La ricostruzione nel dopo terremoto

L’Ufficio Missionario ha contattato suor Marìa Guadalupe Garcìa Medina, messicana, già in servizio presso il santuario del Nevegal, per inviare un’offerta, frutto del progetto quaresimale 2018, per la ricostruzione nel dopo terremoto in Messico. Anche i giovani di Mussoi avevano organizzato una cena solidale per aiutare la ricostruzione in Messico. Suor Lupita ha risposto: «Adesso in Messico il mio lavoro è di seguire la nostra pagina web: “www.yermoyparres.com.mx”. Sono contenta di questo. Mi piace farlo. Sono contattabile all’indirizzo facebook: “Siervas del Sagrado Corazón de Jesús y de los Pobres”. Grazie infinitamente per il vostro contributo di 4000 euro per la ricostruzione nel dopo terremoto nella mia terra messicana!»

Edieffe