La Liturgia alla base dell’esperienza celebrativa della Chiesa

Non spettatori, ma partecipi

Non spettatori, né protagonisti, ma “partecipi” nel Mistero di Cristo

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Il ritiro spirituale di inizio anno pastorale è stato vissuto, lo scorso 8 ottobre, dai preti e dai diaconi con il vescovo Renato, nella cornice del Centro Papa Luciani. A dettare le meditazioni è stato chiamato il monaco benedittino, affermato liturgista, Giorgio Bonaccorso. Egli si occupa dei riti religiosi e cristiani sotto il profilo antropologico e teologico. È docente presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina a Padova e altri istituti teologici, collabora con alcune riviste e associazioni.

Nelle due ore di meditazione, proposte a un numeroso e attento uditorio, ha sviluppato il tema “Fede e liturgia”. La scelta di questo aspetto per l’ascolto e la meditazione è stata suggerita dall’imminente utilizzo della terza edizione del Messale Romano. Occasione questa per approfondire il valore della dimensione ecclesiale denominata “Liturgia”. La comprensione di questa realtà nella sua struttura, nella sua dinamica, nel suo significato per l’esperienza cristiana, diventa elemento necessario per viverla nella sua verità e nelle sue conseguenza.

Nell’articolato presentare i diversi aspetti del tema, il teologo-liturgista ha fatto preciso riferimento al documento conciliare “Sacrosanctum Concilium”.  Nella liturgia la Chiesa sperimenta la presenza di Cristo: essa è “immersione nel mistero di Cristo”, genera nel cuore e nella vita dei fedeli la fede.  Un altro aspetto significativo richiamato è quello del modo di vivere la liturgia nei suoi riti e nelle sue parole: non da spettatori, né da protagonisti, ma come “partecipi” di un mistero, quello di Cristo, che si attualizza nella storia.

 

Clicca qui per la meditazione di padre Giorgio Bonaccorso