Notizie dai gruppi sinodali

«...è stata proprio una bella esperienza. Lo ritengo un incontro riuscito»

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«Creando questa opportunità di ascolto e dialogo a livello locale attraverso questo Sinodo, papa Francesco chiama la Chiesa a riscoprire la sua natura profondamente sinodale»: così è stato spiegato dalla Segreteria centrale il senso dei gruppi sinodali. Diventano «un’opportunità per promuovere la conversione sinodale e pastorale di ogni Chiesa locale in modo da produrre frutti più abbondanti nella missione». La consultazione, che si è attivata in tutte le cinquemila diocesi del mondo, invita ogni cattolico che lo desidera non solo a dire un’opinione, ma soprattutto a vivere un’esperienza di partecipazione alla vita della Chiesa.

Ma che cosa si fa in questi gruppi sinodali? Non è prevista una discussione a tema, ma un’esperienza di ascolto reciproco, vissuta con un metodo che è stato chiamato “conversazione spirituale”. In diverse parrocchie della nostra diocesi l’esperienza è stata avviata nelle ultime settimane. Stanno pervenendo alla segreteria pastorale le sintesi dei primi gruppi sinodali. Spesso l’accompagnatoria delle sintesi narra il vissuto del gruppo stesso: qui è significativa la frequente sottolineatura sulla sorpresa per la ricchezza dell’esperienza e per la validità del metodo. È verosimile che ci siano state e che ci saranno anche situazioni di fatica, ma generalmente si è respirata una certa serenità.

«Vi ringraziamo per l’opportunità e per la bella esperienza vissuta!», scrivono da una nostra vallata. Una comunità della Valbelluna annota: «Si è percepito proprio lo Spirito. Siamo stati tutti molto contenti di esserci trovati, parlando liberamente ognuno secondo la propria esperienza». Un’altra ancora: «Lo Spirito era lì, con noi, presente e vivo!». È proprio questo il senso della conversazione spirituale: si chiama così perché vi leggiamo l’azione dello Spirito, così descritta dal documento citato: «Dio arriva a noi attraverso gli altri e arriva agli altri attraverso di noi, spesso in modi sorprendenti».

Da una parrocchia del Feltrino ci scrivono: «Sì, è interessante quello che è uscito. Adesso dobbiamo adoperarci perché non resti fine a se stesso. Il metodo sarà da conservare… La capacità di ascoltarsi è l’essenza su cui concentrarsi. Finito l’impegno di incontrare altri gruppi sinodali dovremo impegnarci nell’attuazione del modo sperimentato, anche conservando la figura del moderatore».

In un’altra parrocchia: «Per me e a detta di molti che ho sentito, è stata proprio una bella esperienza. Lo ritengo un incontro riuscito… si sono formati tre gruppi da otto persone». Un’altra ancora: «Probabilmente non segnaleremo situazioni che si discosteranno dagli altri gruppi, ma la cosa interessante è che nessuno voleva che si concludesse l’incontro, perché è stato proficuo per tutti relazionarsi e parlare della situazione dell’attuale della Chiesa. Alla fine un brindisi generale! Grazie di tutto!». Grazie a voi tutti! [DF]