Occasione per trovare l’essenziale

Sintesi della riunione del 2 luglio del consiglio presbiterale

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Giovedì 2 luglio si è tenuto presso il Centro “Papa Luciani” l’incontro del Consiglio presbiterale della Diocesi, presieduto dal Vescovo, dopo i molti mesi in cui non è stato possibile trovarsi, a causa della pandemia. Proprio questo è stato il tema più significativo della mattinata: un terzo “tassello” di riflessione, dopo gli incontri tra preti nelle varie convergenze foraniali e l’incontro del Consiglio pastorale diocesano, per domandarci cosa ci dice come Chiesa questa drammatica esperienza che abbiamo vissuto e in parte continuiamo tuttora a vivere. Tra le riflessioni più significative emerse, quella di non considerare tale fatto come un “incidente di percorso” da archiviare, ma come un’occasione per fare delle scelte, per pensare, forse anche per trovare l’essenziale nella vita pastorale della nostra Chiesa e delle nostre comunità; e, appunto, il fatto di dare centralità alle relazioni tra le persone, senza le quali niente, nemmeno le celebrazioni liturgiche più solenni, possono avere pieno significato. Forse, senza grandi pretese, potremmo ripartire mostrando il volto di una Chiesa buona, accogliente, che si sente amata dal Signore e desidera in semplicità accostarsi al vissuto degli uomini e delle donne di oggi.

Un’ultima parte dell’incontro è stata poi dedicata al ripensamento del dialogo tra Chiesa e istituzioni locali. Si è ribadito che ognuna di queste realtà si attiene ai propri fini e attua le proprie leggi nel rispetto e nella valorizzazione vicendevoli. Ci si è confrontati sulla figura dell’Arcidiacono del Cadore e del suo rapporto alla Magnifica Comunità di Cadore, considerando l’odierno contesto pastorale. È emersa l’importanza di essere molto attenti alle realtà sociali e culturali del nostro territorio, continuando quel cammino di riforma che la nostra Chiesa sta vivendo, in particolare nel favorire e promuovere sempre più la collaborazione fra parrocchie all’interno delle convergenze foraniali, in quello stile di sinodalità che è carattere specifico della vita ecclesiale.