Contenuti dei testi eucologici delle settimane di Pasqua

Orazioni e prefazi nelle Messe del Tempo pasquale

Spiritualità cristiana dall'esperienza e dai doni delle celebrazioni pasquali

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Il Tempo di Pasqua, che segna i cinquanta giorni dopo la domenica di Risurrezione, fino alla Pentecoste, si caratterizza non solo per la liturgia della Parola, ma anche per i testi delle preghiere. Si tratta delle orazioni (colletta, sulle offerte e dopo la comunione) sia delle Messe domenicali che feriali riportate dal Messale Romano. Attenzione va poi riservata ai cinque prefazi proposti come “pasquali”.

Le orazioni nelle Messe del Tempo pasquale

La ricchezza dei testi delle tre orazioni proposte per ogni Messa, possono essere ben percepite dal sacerdote che le proclama e dai fedeli che dopo averle ascoltate, le confermano come espressione propria con la risposta «Amen».  Ogni testo eucologico, pur nella diversa collocazione nel rito della Messa, con le sue espressioni, richiama verità teologiche legate alla Pasqua. È possibile anche cogliere aspetti significativi della spiritualità cristiana come conseguenza dell’esperienza e dei doni che scaturiscono dalle celebrazioni pasquali.

L’autore di un interessante libro sull’Anno liturgico (Augusto Bergamini, ed. San Paolo) fa un ricco elenco delle tematiche presenti nei testi. La ricchezza e la possibilità di approfondimento tematico sicuramente possono aiutare coloro che pregano i testi e da essi desiderano cogliere nutrimento esistenziale teologico e spirituale. Ecco alcuni temi che possono essere messi in risalto: «della dignità filiale, della speranza, pegni della risurrezione; dello Spirito che ci è dato in dono; della vera libertà; dell’eredità promessa». Si può rilevare anche un insistente richiamo al battesimo ricevuto. È da ricordare che nella Veglia di Pasqua si celebravano i battesimi con rilevanti influenze sulla vita di coloro che lo avevano ricevuto. C’è il richiamo al Cristo risorto, il richiamo al suo ritorno nella gloria. Sottolineata l’azione dello Spirito Santo, il grande dono rappresentato dalla Pasqua, le ricchezze del mistero pasquale celebrato.

Si può continuare con il richiamo alla fedeltà al battesimo ricevuto fino all’incontro definitivo con il Signore. Il Risorto è presentato come verità da annunciare al mondo. È anche richiamata l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa. Ogni fedele che si accosta a questi testi può cogliere la ricchezza presente in ognuno di questi e la può fare propria.

Molto significativo il richiamo ai sacramenti pasquali ricevuti dai fedeli nella Pasqua. La comprensione del mistero e del dono ricevuto accompagnava e accompagna il cristiano. La comprensione dei segni sacramentali è l’azione “mistagogica” che caratterizza questo periodo, in particolare per chi con il battesimo e gli altri sacramenti pasquali è arrivato all’esperienza piena di Cristo.

I prefazi pasquali

Una particolare attenzione vorrei richiamare sui Prefazi denominati “Prefazi pasquali” indicati con un numero romano e un titolo che riassume il tema che lo caratterizza. Riporto oltre il titolo, il nucleo centrale di ogni testo che viene proclamato alle Messe sia nelle domeniche che nei giorni feriali.

  • Prefazio pasquale I – Il mistero pasquale: «È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita».
  • Prefazio pasquale II – La vita nuova in Cristo: «Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge».
  • Prefazio pasquale III – Cristo vive per sempre e intercede per noi: «Egli continua a offrirsi per noie intercede come nostro avvocato: sacrificato sulla croce più non muore, e con i segni della passione vive immortale».
  • Prefazio pasquale IV – La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale: «In lui, vincitore del peccato e della morte, l’universo risorge e si rinnova, e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita».
  • Prefazio pasquale V – Cristo Agnello e sacerdote: «Offrendo il suo corpo sulla croce, diede compimento ai sacrifici antichi, e donandosi per la nostra redenzione divenne altare, vittima e sacerdote».

Le espressioni introduttive e quelle conclusive, prima del Santo, sono eguali per tutti i cinque prefazi. «È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato». Segue il testo centrale e poi: «Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria».

I testi dei prefazi preparano celebrante e fedeli alla Preghiera eucaristica, dove il mistero pasquale diventa presenza ed esperienza nel rito liturgico. Le preghiere eucaristiche nelle diverse formulazioni hanno sempre il centro nelle parole pronunciate da Gesù e affidate ai suoi: «Fare questo in memoria di me». La Pasqua di Gesù, morte e risurrezione, diventa presenza e dono a ogni celebrazione della Messa.

Giuliano Follin