Riprende il Tempo ordinario nell’Anno liturgico

Due domeniche con feste particolari

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Lunedì 1 giugno, giorno dopo la domenica di Pentecoste è ripreso il Tempo Ordinario dell’Anno Liturgico. Questo periodo iniziato dopo la festa del Battesimo del Signore, era stato sospeso all’inizio della Quaresima. Ora riprende con la IX settimana. Le prime domeniche sono però caratterizzate da due solennità: Santissima Trinità e Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (festa nota come “Corpus Domini”), sono i loro titoli celebrativi. Insieme alla solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù (venerdì 19 giugno, quest’anno) sono definite nel Messale Romano come “Solennità del Signore nel Tempo Ordinario”. I testi della preghiera liturgica chiudono la prima parte del Messale stesso.

Il conteggio delle domeniche ripartirà poi dalla XII domenica, il giorno 21 giugno del calendario civile. Un conteggio che si chiuderà il 22 novembre con l’ultima domenica dell’anno Liturgico, la XXXIV, solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo.

Solennità della Santissima Trinità
La devozione alla Santissima Trinità, come concetto elaborato è relativamente recente, risale al X secolo. Prima era vista come azione di salvezza che poi si attualizzava nella celebrazione. L’espressione che la richiamava era generalmente così formulata “Dal Padre, per il Figlio nello Spirito Santo al Padre”. La collocazione nel calendario liturgico nella chiesa latina di questa solennità risale al XIV secolo. In ogni celebrazione della santa Messa il richiamo alla Trinità è numericamente consistente.

Le due collette proposte per la celebrazione riassumono alcuni aspetti teologici e di spiritualità cristiana. «O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa’ che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone».

«Padre, fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vita donandoci il Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede e ispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché riuniti nella comunione della tua Chiesa benediciamo il tuo nome glorioso e santo». Questa seconda colletta, è stata inserita nella seconda edizione del Messale. Fa parte di una trilogia preparata per ognuno dei tre anni (A B C) con efficace risultato. Fondamentalmente composto da espressioni tecniche delle dispute teologiche il prefazio della solennità. Utile comunque a sintetizzare il significato e il valore di questa verità della nostra fede che in una sintesi catechistica, a tanti familiare, richiamava questo primo mistero principale della fede con la espressione: “Unità e Trinità di Dio”.

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Nella tradizione popolare delle celebrazioni liturgiche la festa del “Corpus Domini” era sicuramente tra quelle più sentite. È una festa nata con intenti apologetici, di difesa, di fronte agli errori teologici (eresie) di Berengario di Tours. La festa è stata estesa a tutta la chiesa nel 1264 La processione prevista già dal sec. XIII richiama in maniera forte la “presenza reale” di Cristo nella Eucaristia. Il richiamo all’Ultima Cena, l’invito a vedere nell’Eucaristia il cibo a noi donato da Cristo, la considerazione del Sacramento come «culmine e fonte della vita della Chiesa», il suo essere pegno di vita eterna, completano una visione che la sola considerazione della presenza reale e la conseguente adorazione rischiano una visione “riduttiva” del Mistero. L’adorazione della presenza segue la celebrazione del Sacrificio di Cristo e il nutrimento come dal dono-invito del nostro Signore. I testi delle preghiere e degli inni, sia antichi (opera di san Tommaso d’Acquino) sia più recenti, richiamano questi aspetti che nell’insieme ci presentano il “Mistero Eucaristico” nella ricca e complementare varietà di prospettive teologiche e di spiritualità cristiana.

Ferie nelle Settimane del Tempo Ordinario
Il calendario della Chiesa propone, nei giorni feriali, le settimane del Tempo ordinario. Come ricordato, si riprende quest’anno dalla IX settimana. Questo numero diventa indicazione per i testi delle preghiere da utilizzare nelle Messe con l’uso del Messale Romano. Si proclamano le preghiere previste per la corrispondete domenica del Tempo ordinario. Le letture della Liturgia della Parola sono prese dal Lezionario feriale – anno pari. La settimana corrente fa da riferimento giorno per giorno, nella settimana.

La Parola di Dio proclamata nelle settimane ha un preciso calendario e le sue fonti sono fissate dal Lezionario stesso. Per la prima lettura nella nona settimana si proclamano testi, con lettura antologica, dalla seconda lettera di Pietro e la seconda lettera a Timoteo. Dalla decima alla ventesima settimana, la fonte sarà l’Antico testamento con brani presi dai libri dei Re, delle Lamentazioni e di dodici profeti. Per i brani del Vangelo la fonte sarà per la nona settimana, il Vangelo di Marco e dalla decima, fino alla ventunesima, il Vangelo di Matteo. Come noto si tratterà di una lettura semicontinua.

Giuliano Follin