Riprende il tempo ordinario

Nelle prossime domeniche si celebrano due solennità, la Santissima Trinità e il Corpus Domini

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La comunità cristiana ha concluso nel suo calendario liturgico la celebrazione del mistero della Pasqua. La solennità di Pentecoste ne è stata il compimento. Così si esprime la liturgia nel prefazio della Pentecoste: «Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale».

Riprende il Tempo ordinario

Con il lunedì dopo la Pentecoste, il 6 giugno 2022 secondo il nostro calendario civile, si riprende nella comunità cristiana quello che è chiamato “Tempo ordinario”. Questo tempo iniziato a conclusione del tempo natalizio si era interrotto, dopo otto settimane, con l’inizio della Quaresima. Ora si riprende con la decima settimana e si arriverà alla fine dell’anno liturgico, prevista per il 26 novembre 2022 dopo aver celebrato nella 34ª domenica, Gesù Cristo Re dell’universo.

La parte dell’anno liturgico che accompagna comunità e singoli per un periodo cosi lungo non ha significato e valore inferiore a quelli che sono chiamati “Tempi forti”, cioè il tempo dell’Avvento e il tempo di Natale, il tempo di Quaresima e il Tempo pasquale. Se questi periodi sono significativi per l’invito a celebrare, cioè a vivere, particolari misteri della vita del Cristo, il tempo ordinario non ha all’attenzione un singolo evento, ma viene presentata tutta la vita, le azioni e le parole del Signore Gesù. Così di settimana in settimana il singolo fedele, con la comunità cristiana, riceve in dono la figura e la parola di Gesù. Verifica la sua conoscenza e, soprattutto, la sua sintonia esistenziale con il progetto presentato dal maestro ai suoi discepoli, a coloro che hanno deciso di mettersi alla sua sequela.

Santissima Trinità e Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

Le prime due domeniche dopo la ripresa del tempo ordinario, sono dedicate a due solennità che invitano a celebrare due misteri centrali della fede cristiana: la Santissima Trinità e il Corpo e Sangue di Cristo. La prima, sempre richiamata nella vita e nella celebrazione dalla espressione “Padre, Figlio e Spirito Santo”, non ha particolari segni rituali che la caratterizzano a livello anche di devozione popolare. Sono i testi della Liturgia che ne richiamano significato e valore. Salvo questo, la celebrazione rischia di apparire come quella, pur importante, di una qualsiasi domenica.

Più sentita la celebrazione del “Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”, conosciuta e vissuta nelle comunità come “Corpus Domini”. La solenne processione all’esterno della chiesa, che caratterizza questo giorno, ha rappresentato un richiamo forte per la fede e la devozione popolare. Difficoltà di vario tipo che hanno caratterizzato l’ultimo periodo di vita delle comunità cristiane e i condizionamenti dovuti alla pandemia, hanno limitato e condizionato questa manifestazione religiosa che si svolgeva nelle pubbliche vie. La ripresa delle manifestazioni religiose e la possibilità per le comunità cristiane di esprimere la loro fede, potranno dare anche a questa celebrazione un rinnovato significato di autentica fede. Il rischio di una devozione popolare che diventa “folklore religioso”, sia pure di antica tradizione, svuoterebbe la solennità del suo vero contenuto e del suo significato per la comunità cristiana. L’Eucaristia portata in trionfo, in processione, per le strade delle città e dei paesi, rappresenta uno dei centri essenziali dell’esperienza cristiana. Non lo può essere solo un giorno, lo deve essere ogni domenica per il cristiano e per la comunità cristiana.

Queste solennità sono collocate nei libri liturgici (il Messale romano e il Lezionario festivo) nella parte denominata “Solennità del Signore nel tempo Ordinario”.

Un segno del Tempo ordinario

Uno dei segni che più richiamano il tempo ordinario è il colore liturgico che lo caratterizza: il verde. Di questo colore sono i paramenti liturgici utilizzati nelle celebrazioni, il drappo che copre il leggio che sostiene il libro della Parola, il conopeo (le tendine poste sulla porticina del tabernacolo).

Il colore verde ha nella visione immediata popolare diversi significati: speranza, vita, quotidianità. È da richiamare la sua diversità dagli altri colori liturgici: bianco, rosso, viola, nero. Questi hanno particolari significati, specie il bianco e il rosso.

Giuliano Follin