Assemblea della convergenza foraniale di Feltre, Lamon e Pedavena

Riprendiamo i contatti dopo l’isolamento

Venerdì 9 ottobre 2020 all'Istituto Canossiano di Feltre

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Un numeroso gruppo di rappresentanti delle parrocchie della convergenza foraniale di Feltre, Lamon e Pedavena – circa ottanta persone tra parroci, religiosi e laici – ha partecipato all’Assemblea venerdì 9 ottobre, presso l’auditorium dell’Istituto Canossiano di Feltre. Finalità principale è stata quella di riprendere i contatti, per quanto possibile, dopo i mesi di isolamento e difficoltà a causa della pandemia da coronavirus, in parte ancora in atto. Anche le attività pastorali hanno avuto nei mesi passati un rallentamento; si sente ora la necessità di iniziare a ritrovarsi anche alla luce dei nuovi Orientamenti pastorali proposti dal vescovo Renato per l’anno 2020-2021.

Don Alberto Ganz, vicario foraneo, ha dato il saluto di benvenuto al Vescovo, al vicario generale e all’assemblea, assicurando che il coordinamento foraniale si adopererà per incentivare la conoscenza e la collaborazione tra i rappresentanti delle parrocchie. È seguito poi un momento di preghiera preparato e guidato da don Alessandro, parroco di Seren, insieme al suo consiglio pastorale, con la lettura di testi sacri, riflessioni e canti.

Il saluto di Michel, delegato foraniale, ha evidenziato l’importanza della convergenza per il dialogo, il confronto e il sostegno tra le parrocchie, importanza più volte emersa anche in seno al consiglio pastorale diocesano.

Il vescovo Renato, salutando e ringraziando della numerosa presenza, ha poi tracciato le linee fondamentali dei nuovi orientamenti dal titolo significativo «Dal Vangelo la luce per condividere nuovi passi». Orientamenti nati da diversi contributi quali il consiglio presbiteriale, quello diocesano, gli uffici diocesani di pastorale…  Con gli stessi, ogni Consiglio pastorale, con il parroco, è invitato a cogliere quanto sia più adeguato alla propria comunità. I primi tre punti, discernimento, relazioni e sinodalità, siano le modalità per caratterizzare la vita pastorale senza isolarsi dalle comunità circostanti. Si abbia cura in particolare delle relazioni nelle comunità parrocchiali conoscendosi, aiutandosi, fidandosi e condividendo per vivere una fraternità ispirata al Vangelo. Tutto questo dovrà essere prioritario a ogni attività pastorale. Sarebbe successivamente opportuno incontrare le altre persone che operano in parrocchia, oltre alle istituzioni e alle realtà presenti sul territorio, per favorire una sempre più ampia fraternità e testimonianza. Il coordinamento foraniale potrà essere di positivo apporto per favorire lo scambio di esperienze e reciproci aiuti. Il punto degli orientamenti relativo all’iniziazione cristiana è stato illustrato da Micol, dell’ufficio diocesano annuncio e catechesi. Si tratta di una nuova prospettiva: accompagnare i ragazzi in alleanza con le famiglie e la comunità. Fondamentale la formazione dei catechisti anche con l’aiuto e i sussidi messi a disposizione dalla diocesi. Altri punti relativi al discernimento e i ministeri sono stati illustrati dal vicario generale don Graziano.

Irene, segretaria del consiglio diocesano, ha poi illustrato il lavoro di gruppo previsto sul punto due degli orientamenti: “Relazioni”. Ad ogni gruppo è stata consegnata una busta con una specifica parola attinente alle relazioni su cui riflettere e condividere brevi pensieri, su cosa la stessa suggeriva pensando a se stessi e alla propria comunità e quale strada per renderla concreta, guardando al futuro. Ritornando in assemblea ogni gruppo ha poi condiviso sinteticamente le idee più significative emerse.

Stefano Perale, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, con suggestive slides ha illustrato l’importante corso tenuto nella nostra provincia sul tema “Abitare la terra, la nostra Casa comune”. Anche il Papa, attraverso le sue encicliche, ci invita vivamente a considerare la terra parte di noi stessi, salvaguardando l’ambiente ed i rapporti umani, e così anche noi, ognuno nel proprio ambito, siamo chiamati a vivere in sintonia con il creato, del quale ne godiamo particolarmente la bellezza, ma ne dobbiamo anche garantire la sopravvivenza.

L’assemblea si è conclusa con la consegna a ogni parrocchia di un dono. Entro una piccola scatolina avremmo trovato il nome di una parrocchia, con la quale intessere una particolare conoscenza, amicizia e condivisione di esperienze e progetti.

Flavia De Paoli