Celebrazione nella serata di venerdì 15 ottobre

Tre parrocchie in cammino con don Graziano

Il Vescovo gli ha affidato le comunità dell'Oltrardo: Cavarzano, Cusighe e Sargnano

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È iniziato con l’antico rito pasquale del lucernario l’ingresso ufficiale di don Graziano Dalla Caneva, vicario foraneo, nelle tre parrocchie cittadine di Cavarzano, Cusighe e Sargnano a Belluno, svoltosi la sera di venerdì 15 ottobre nella chiesa parrocchiale di Cavarzano, alla presenza del vescovo Renato. Una chiara metafora di quello che è il ministero pastorale del parroco, chiamato a portare la luce di Cristo al suo gregge. La celebrazione della parola è stata vissuta con particolare gioia e solennità, in un clima di fraterna preghiera e di sinodalità. È infatti di poche settimane fa la redazione della “Carta d’intenti” frutto dell’Assemblea sinodale diocesana, consegnata nel corso della serata ai consiglieri dei tre consigli pastorali parrocchiali unificati.

L’inizio della missione pastorale del nuovo parroco in un contesto territoriale formato da tre comunità “sorelle”, ciascuna con le proprie caratteristiche e con le sue particolari storie (è ancora nel cuore di tutti il compianto don Francesco Soccol), rappresenta un vero e proprio “cammino insieme”, tenendo il vangelo come riferimento principale, tradotto in ascolto, testimonianza e servizio nella vita quotidiana e sacramentale. L’invito è quello di essere “rigenerativi”, di unire le risorse e collaborare, per far nascere una nuova realtà fondata sulla storia e sulle persone – giovani, anziani, gruppi, famiglie. Il tema del “camminare insieme” è stato ripreso dal Vescovo nell’omelia: il cammino delle comunità mostra diversi panorami, a volte si sperimentano la solitudine e il buio, ma rivolti a Cristo – vero lievito e vera luce che ci precede nel cammino – si ha la speranza di avere la strada illuminata e attraversata dell’amore.

Rivolgendosi ai suoi nuovi parrocchiani, non senza trepidazione ed emozione, don Graziano ha preso spunto dai tre ceri accesi accanto all’altare, uno per parrocchia, per ricordare i santi patroni delle comunità e il loro insegnamento di vita. I martiri Quirico e Giulitta offrono l’esempio della testimonianza; il sacerdote Aronne la preghiera e la celebrazione dei sacramenti; Pietro, la roccia, la sequela di Cristo, essere pietre vive che compongono la Chiesa. Ognuno vale per com’è e dà il suo contributo personale nella vita della Chiesa. L’augurio è quello di tenere viva e accesa la fiamma della fede, della speranza e della carità.

Giorgio Reolon