Ufficio di pastorale per l’annuncio e la catechesi
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Direttore
don Luciano Todesco
Centro Giovanni XXIII - Piazza Piloni 11
32100 BELLUNO
ud.annunciocatechesi@chiesabellunofeltre.it
Livinallongo – Agordo
Case Maria
mariagcase@libero.it
Santa Giustina – Sedico
Gillarduzzi Monica
monicabelli02@gmail.com
Belluno
Palla Roberta
pallaroberta66@gmail.com
Cadore – Comelico – Cortina
Riva Cristina
crisioux@libero.it
Alpago – Longarone e Zoldo
Scapolan Cinzia
cinzia.scap@libero.it
Feltre – Lamon – Pedavena
Zanchetta Micol
micolzanchetta94@gmail.com
Compiti dell’ufficio
- offrire alle comunità cristiane obiettivi, orientamenti chiari e azioni concrete nell’ambito dell’annuncio e della catechesi di ragazzi, giovani e adulti
- coordinare il lavoro che porta alla redazione o all’aggiornamento del progetto diocesano di annuncio e e di catechesi
- provvedere alla formazione dei catechisti
- dare indicazioni concrete alle comunità per tracciare itinerari di iniziazione con le persone disabili
- fare da referente per i percorsi di iniziazione cristiana dei catecumeni
«Abbiamo riscoperto che anche nella catechesi ha un ruolo fondamentale il primo annuncio o kerygma, che deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale. Il kerygma è trinitario. È il fuoco dello Spirito che si dona sotto forma di lingue e ci fa credere in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione ci rivela e ci comunica l’infinita misericordia del Padre. Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”. Quando diciamo che questo annuncio è “il primo”, ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi e che si deve sempre tornare ad annunciare durante la catechesi in una forma o nell’altra, in tutte le sue tappe e i suoi momenti» (EG 164)