Aveva 93 anni

Vicinanza per la morte di mons. Alfredo Magarotto

Dal 2008 risiedeva a Sarmeola di Rubano, presso l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio

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«La notizia che si erano aggravate le condizioni di salute del vescovo Alfredo Magarotto circolavano da qualche giorno, prima che giungesse l’annuncio della sua morte, avvenuta venerdì 22»: lo annuncia il vescovo Renato, ricordando il confratello e amico.

Vescovo emerito di Vittorio Veneto, mons. Alfredo Magarotto aveva 93 anni. Era nato a Pernumia, in diocesi di Padova, il 16 febbraio 1927. Dopo gli anni di formazione nel seminario a Padova, venne ordinato presbitero il 9 luglio 1950. Nella sua diocesi assolse diversi incarichi, tra cui per quasi 17 anni quello di vicario generale.

Il 22 febbraio 1990 fu eletto vescovo di Chioggia e il successivo 24 marzo a Padova ricevette l’ordinazione episcopale dal card. Gantin, che aveva al suo fianco il vescovo di Padova mons. Mattiazzo e quello di Concordia-Pordenone, mons. Corrà.

Don Alfredo rimase nella cittadina lagunare fino al 29 giugno 1997, quando fu trasferito alla diocesi di Vittorio Veneto. Guidò la diocesi fino al 31 gennaio 2004, quando al suo posto subentrò il vescovo Zenti. Ma quanto mons. Zenti venne trasferito a Verona, don Alfredo fu richiamato a guidare la Chiesa cenedese come amministratore diocesano, dal 2 luglio 2007 al 25 gennaio 2008, quando iniziò il servizio dell’ingresso dell’attuale vescovo, mons. Corrado Pizziolo. Allora mons. Magarotto tornò a Padova, risiedendo a Sarmeola di Rubano, presso l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio.

La nostra diocesi si unisce alla «diocesi di Vittorio Veneto a noi vicina» – scrive il Vescovo – «che l’ha avuto suo vescovo per sette anni» e alla diocesi di Chioggia, dove per «altrettanti anni mons. Alfredo, precedentemente, era stato vescovo. Ci uniamo nella preghiera alle diocesi dove don Alfredo ha svolto il ministero. Essa è anche un “Magnificat” di ringraziamento al Signore per il Suo “servo buono e fedele” che ha amato e servito la Sua Chiesa».

Aggiunge un ricordo personale: «L’essenzialità, l’amabilità, la discrezionalità della sua personalità erano evidenti nello stile e nelle concretizzazioni con cui ha esercitato il ministero. In tempi di cambiamento nella vita pastorale il vescovo Alfredo ha saputo imprimere sapienza, pazienza, costanza, equilibrio nel cammino delle Chiese che ha servito. Personalmente ho un ricordo di affetto e di riconoscenza. Era vicario generale nella Diocesi di Padova quando fui ordinato prete e quando mi accompagnò nei primi anni e primi passaggi di ministero».

I funerali saranno celebrati mercoledì 27 gennaio alle 15.00 nella Cattedrale di Vittorio Veneto. Saranno trasmessi in diretta sul canale youtube della diocesi di Padova.