Aggiornamenti sull’utilizzo del “Green pass”

Lettera del Vicario generale ai preti della diocesi

 

In riferimento alla nota della Presidenza della C.E.I. del 29 luglio 2021 e alla nota della Segreteria Generale della C.E.I. del 01 ottobre 2021, riguardanti “Certificazione verde e attività di culto e religione”, vengono qui di seguito date alcune indicazioni certamente non esaustive, ma che possono offrire criteri con cui orientarsi nei casi concreti. Alcune di queste indicazioni erano già presenti nella lettera del Vicario Generale inviata il 3 agosto u.s.

Si aggiungono anche le nuove disposizioni riguardanti la capienza delle sale a partire da lunedì 11 ottobre 2021 (D.L. approvato dal Consiglio di Ministri il 7.10.21).

 

INNANZITUTTO,
va ribadita la necessaria responsabilità della vaccinazione da parte dei sacerdoti e anche dei volontari che sono coinvolti in attività pastorali dove è maggiore il rischio di contagio, come ad es. sacrestani, catechisti, ministri straordinari della comunione, coristi, cantori, volontari dei centri di ascolto e magazzini Caritas.

Chi sceglie di non vaccinarsi (potendolo fare) deve sentire anche la responsabilità di sospendere momentaneamente il proprio ministero e/o attività di volontariato per una forma di attenzione verso le persone alle quali si presta servizio.

 

LE NORME

1. Per l’accesso ai luoghi di culto per la preghiera (S. Messa, Rosario, Veglia, ecc.) non è necessario fare la verifica del Green pass, ma ci si deve attenere alla regola del distanziamento di almeno un metro, dell’uso della mascherina (anche per le processioni e cortei funebri) e dell’utilizzo dell’igienizzante per le mani e della igienizzazione dei locali e delle attrezzature.

2. Per le attività pastorali (catechismo, gruppo giovani, incontri fidanzati o famiglie, incontro con genitori per il catechismo, gruppo liturgico, Consiglio Pastorale, Consiglio per gli Affari Economici, prove del coro parrocchiale, ecc.) non è necessario fare la verifica del green pass, ma ci si deve attenere alla regola del distanziamento di almeno un metro, dell’uso della mascherina e dell’utilizzo dell’igienizzante per le mani e della igienizzazione dei locali e delle attrezzature.

3. è obbligatorio avere con sé il Green pass valido e quindi è obbligatorio fare la verifica del Green pass nelle seguenti occasioni (elenco non esaustivo):

    • spettacoli aperti al pubblico: proiezioni, teatro, concerti, … (sia al chiuso che all’aperto)
    • convegni, congressi, accesso a musei, archivi, biblioteche
    • ricevimenti al chiuso successivi alle celebrazioni religiose o civili (ad es. festa di nozze, rinfresco dopo un battesimo o la prima Comunione, ….)
    • somministrazione di cibo al chiuso (es. feste parrocchiali, rinfreschi, pranzi/cene tra preti, ecc.)
    • ingresso in luoghi chiusi dove si fanno mercatini parrocchiali o pesche

4. Per le attività residenziali come campi scuola in autogestione non è necessario avere il green pass ma è raccomandato il tampone per tutti (anche i vaccinati) nelle ultime 48 ore e tenere per 10 giorni l’elenco dei partecipanti. Vale anche per gite e pellegrinaggi.

5. Si faccia molta attenzione a distinguere le varie situazioni in cui ci si trova ad operare, per non incorrere in irregolarità che possono mettere in difficoltà le persone e le attività parrocchiali: se un sacerdote o un volontario non sono in possesso di Green pass valido, pur potendo partecipare ad attività come quelle indicate ai nn. 1 e 2, non potranno partecipare a quelle indicate al n. 3. Alcuni esempi:

    • il parroco o il catechista che non hanno il Green pass possono partecipare all’incontro di catechismo, ma non possono partecipare alla festa dopo la celebrazione della prima Comunione o al rinfresco per l’inizio del catechismo;
    • il parroco o il sacrestano che non hanno il Green pass possono partecipare alla Santa Messa in chiesa, ma non possono essere presenti durante un concerto a meno che non rimangano in sacrestia per eventuali necessità, ma solo se questa non è utilizzata dai coristi o dagli organizzatori del concerto (e comunque non possono accedere alla chiesa);
    • il parroco o il volontario che non hanno il Green pass non potranno accedere ai locali parrocchiali mentre vengono utilizzati per una conferenza;
    • il parroco può partecipare alla riunione foraniale dei preti o alla riunione con i volontari o i membri del Consiglio Pastorale, ma non all’eventuale rinfresco o pranzo organizzato nei locali parrocchiali o in canonica.

6. è necessario verificare che siano in possesso del Green pass valido tutti i lavoratori e tutti i volontari e stagisti che accedono e operano in un luogo di lavoro. A titolo esemplificativo, si tratta di verificare il Green pass a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, un’attività lavorativa subordinata, autonoma, di formazione (stagisti, praticanti, ecc.), gratuita (lavoro volontario), compresi prestatori occasionali e domestici.

7. Per luogo di lavoro si intendono gli ambienti destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro.
Alcuni esempi:

    • la Scuola dell’Infanzia è luogo di lavoro e i dipendenti ed eventuali volontari che vi accedono (compreso il parroco) devono avere il green pass valido;
    • la chiesa dove lavora un sacrestano assunto con contratto di lavoro, è luogo di lavoro e se ci sono volontari che aiutano il sacrestano devono avere il Green pass (anche il parroco e  altri sacerdoti);
    • se in canonica lavora una domestica, il parroco ed eventuali volontari che fanno servizio in ufficio devono avere il green pass valido;
    • se l’organista è regolarmente assunto, in cantoria possono accedere solo persone vaccinate
    • l’oratorio parrocchiale non è luogo di lavoro a meno che non ci siano una o più persone assunte che vi lavorano per le pulizie.

8. La verifica del Green pass per chi opera in un luogo di lavoro deve essere fatta dal datore di lavoro e/o da un suo delegato (vedere in allegato un modello per la delega) ogni volta che il lavoratore e/o il volontario entra nel luogo di lavoro.
La verifica può essere fatta anche ad eventuali artigiani (idraulico, elettricista, …).
Per fare la verifica si deve utilizzare l’applicazione denominata “Verifica C19” che consente di appurare l’esistenza e la validità del Green pass mediante la lettura del QR Code (o eventuali altre applicazioni indicate dalle norme emanate dal Governo).

9. Per attenersi alle norme sulla Privacy, non è possibile chiedere al lavoratore o al volontario che opera in un luogo di lavoro, di esibire il Green pass cartaceo al fine di verificare la data di scadenza della vaccinazione. Il lavoratore e il volontario possono però, se lo desiderano, mostrare a chi fa il controllo il proprio Green pass cartaceo dove è indicata la data di validità.

10. Da lunedì 11 ottobre per i concerti, gli spettacoli, le conferenze è consentita la capienza del 100% di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.
ATTENZIONE: L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass valido.

Si rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti.

Belluno, 12 ottobre 2021

Bardin don Diego
Vicario Generale

dalla Curia diocesana
12-10-2021