Che cosa stai scoprendo?

Omelia -  Processione della S. Spina - Cattedrale di Belluno
14-04-2017

Dal Vangelo di Giovanni 18.38E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. 39Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». 40Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. 19.1Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. 2E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. 3Poi gli si avvicinavano e dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. 4Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna». 5Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!». 6Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». 7Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».

Con il gesto di questa sera, ormai al termine della giornata del venerdì santo, siamo entrati nella storia della passione di Gesù. Lo abbiamo fatto attraverso un particolare rappresentato da questa reliquia della Santa Spina. Una reliquia è un segno carico della preghiera che la fede della gente ha innalzato a Dio. Un oggetto della passione di Gesù – la corona di spine – posta sul suo capo, mentre Gesù viene deriso come “re dei Giudei”, ci permette di chiederci come anche noi stiamo accostando Gesù. Il contesto è drammatico. Pilato non sa che fare con questa vicenda particolare legata alla religione dei Giudei. Non trova colpa in Gesù che – abbiamo sentito – viene condannato a morte «perché si è fatto Figlio di Dio». Gesù viene contrapposto a Barabba, definito “un brigante”. Chi deve essere messo in libertà? La scelta dei Giudei cade su Barabba. Possiamo cogliere due significati: Gesù prende il posto di Barabba per ottenere la sua liberazione. In profondità è proprio così: lo libera perché gli subentra. Da sempre ci siamo detti che prende su di sé il nostro carico di male-fatti pur di liberarci. Per un altro significato possiamo prendere atto l’umiliazione a cui è sottomesso Gesù. Non vale un uomo. È peggio di un brigante. In questa condizione di svuotamento totale Pilato lo presenta così: «Ecco l’uomo!». Ed è nella stessa scandalosa condizione che Gesù ci sta raccontando un’altra storia, quella di Dio che lui chiama “Abbà – Padre”. Lo accusano di essersi fatto “figlio di Dio”.

La corona di spine, insieme a quel mantello di porpora sulle spalle di Gesù ci avvertono che davvero l’uomo più buono, più giusto, più vero, è proprio lui. Ma noi nutriamo questa fiducia? Abbiamo questa speranza?

Non solo: la corona di spine e il mantello significano anche che in Gesù, soprattutto nella sua grande umanità, noi incontriamo l’incontenibile amore di Dio suo Padre, a cui egli ha dato piena fiducia. Tutto il racconto della passione è una sorta di contro-cronaca. Alla condanna di Gesù con quello che ha comportato in tradimenti, rinnegamenti, beffeggi, violenze e messa a morte, il racconto sta contrapponendo una storia di grande affetto, di grande amore a cui Gesù si è consegnato in incondizionata fiducia al Padre. In ogni particolare di Gesù si coglie un amore che cresce, un amore che perdona, che guarisce, che rigenera…

Ed ecco una semplice consegna, in forma di domanda: che cosa stai scoprendo tu di Gesù, del suo Vangelo, della sua passione?