Egli è di Dio, solo di Dio

Omelia nella festa di San Francesco – Parrocchia di Mussoi
04-10-2017

Sir 50,1-7; Sal 15 (16); Gal 6,14-18; Mt 11,25-30

«Francesco vuol sottrarsi a qualunque cattura. Egli è di Dio, solo di Dio, e dunque oltre la forza accattivante di fazioni, di passioni o di interessi di parte. È decisiva l’alternativa tra schiavitù e libertà. Francesco è con il Dio che libera, che desacralizza il mondo, rompe con ogni forma di idolatria, sottrae ad ogni asservimento, nel contesto dell’affratellamento cosmico» [Orlando Todisco, Fecondità del pensare francescano, CredereOggi 37 (3/2017) n. 219, 23-38 (23)].

«Davanti all’alternativa – verità o libertà – la scuola francescana sta con la libertà e interpreta la verità come sua espressione» [Ibid. 24].

Parole che esplicitano questo nuovo pensare e questa nuova spiritualità:

libertà, gratuità, dono, relazione, dialogo, fraternità, gli ultimi e i poveri…

«Le ultime parole di Francesco: “Io ho compiuto il mio dovere: che il Cristo vi insegni a compiere il vostro” (2Cel 214: FF 804). Non chiede imitazione, ma creazione. Egli vuole che ognuno dia prova di libertà nel proprio tempo e secondo le proprie possibilità. […] Non è imitare” il verbo che compendia il pensiero di Francesco, ma “seguire l’ispirazione divina”. Egli vuole una sequela creativa, all’insegna della libertà evangelica» [Ibid. 37].