Festa del Battesimo del Signore

Concattedrale di Feltre - inizio ministero di don Angelo Balcon
12-01-2020

Is 42,1-4.67; Sal 28; Atf 10,34-38; Mt 3,13-17

«Gesù di Nazareth … passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui». Questa parola di Pietro – parola delle nostre origini, da dove attinge la nostra fede – è il motivo, la ragione del nostro convenire qui. I segni compiuti all’inizio di questa celebrazione scaturiscono e restano radicati in “Gesù che passa beneficando e risanando tutti”.

In questa città di Feltre è dato alle comunità parrocchiali della Concattedrale, di santa Maria degli Angeli, del Sacro Cuore – in comunione con le altre parrocchie – di raccontare e di tenere vivo questo beneficare e risanare operato da Gesù. il Vangelo di Dio è qui!

La figura del “servo del Signore Dio” evocata da Isaia nella prima lettura ci permette di riconoscere la chiamata di un popolo, la sua storia, la sua missione. Lo sguardo si pone sulla città di Feltre: è una storia ricca e anche travagliata. Una città è chiamata per la giustizia, per essere “alleanza del popolo”, “luce delle nazioni”… Una gratitudine profonda sgorga da questo sguardo di fede per questa Città e per la sua vicenda. Nel territorio comunale di Feltre vivono ben 18 comunità parrocchiali, chiamate a tenere vivo il vangelo del “passare beneficando e risanando tutti” da parte di Gesù.

Il battesimo di Gesù: è lì il dono ricevuto. Oggi a queste comunità cristiane è posto innanzi quel venire di Gesù al Giordano da Giovanni. Questo venire incontro a chi si riconosce peccatore è anche una “teofania”: il Padre parla con parole che rimangono uniche e definitive – «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» – lo Spirito di Dio discende, aperti i cieli, per “rinnovare la faccia della terra”. È la Pasqua in germe. Ci posizioniamo qui, anche da figli, perché si compia in noi la “missione” del Figlio e dello Spirito Santo. Ecco perché facciamo memoria del nostro battesimo.

Alle tre comunità di cui sei parroco, carissimo don Angelo, l’augurio ad accostarsi a questo mistero del Battesimo di Gesù perché possa compiersi in voi anche la sua Pasqua.