Il Natale è sempre una sorpresa

Omelia nella Notte del Natale del Signore - Cattedrale di Belluno
24-12-2021

Isaia 9,1-6; Sal 95 (96); Tito 2,11-14; Luca 2,1-14

Buon Natale!

Mi hanno molto colpito le semplici parole pronunciate da papa Francesco nell’intervista che oggi alcuni quotidiani hanno riportato. Alla domanda su come vive il Natale egli ha risposto: «Mi preparo bene, perché il Natale è sempre una sorpresa. È il Signore che viene a visitarci, e io vivo questo arrivo con la mistica dell’Avvento: aspettare un po’ di tempo e predisporsi per incontrare Dio, che rinnova tutto in bene».

Ho pensato che abbiamo davvero bisogno di incontrare qualcuno che possa “rinnovare tutto in bene”. Ne siamo assetati. Nelle situazioni di vita che oggi ci caratterizzano e che a volte ci travolgono e ci lasciano impotenti e smarriti, noi ci barcameniamo, cercando dove agganciarci e dove avere una possibilità di salvataggio. Potremmo elencare mille di queste condizioni in cui il rischio di capitolare aumenta, dove si resta in balìa di ciò che non è il bene di cui si ha bisogno.

Qualcuno di noi ha certamente vissuto con trepidazione, se non anche con paura, l’esperienza del contagio, personalmente o in qualche familiare e conoscente. Anche quando respiriamo o quando ci nutriamo – in un certo senso – noi cerchiamo di “metterci in salvo”. Non c’è vita senza che essa sia messa in salvo. Noi viviamo di salvezza. Qualsiasi richiesta d’aiuto ha questo significato. Noi viviamo perché “salvati”!

In questa notte, una giovane donna, Maria di Nazareth, è in cammino sulle strade di Betlemme, dopo alcuni giorni di viaggio impegnativo e faticoso. Maria porta a termine la sua gravidanza, oltrepassa il rischio del parto e un angelo del Signore porta questo annuncio: «Non temete […] è nato per voi un Salvatore» e lo diffonde ai pastori nei pascoli di Betlemme.

È la prima verità del nostro vivere: appena venuti a questo mondo siamo stati rivestiti di attenzione, di affetto e di cura per cui la vita è diventata salva! Nel nostro fare Natale, nel celebrare la nascita di Cristo, ci ritroviamo tutti avvolti, protetti, custoditi da questa promessa angelica: «Non temete […] è nato per voi un Salvatore».

Faccio eco di quest’annuncio a ciascuno di voi: non temere, hai un Salvatore! Sei tra le mani amorose di Colui «che ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità». Ti sta salvando. Sei sotto lo sguardo luminoso del suo amore.

Alla stregua dell’angelo del racconto evangelico, l’apostolo Paolo si rivolge affabilmente a Tito e lo rassicura: «Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti». Questa prima verità della vita salvata dovrebbe diventare anche il vicendevole servizio che prestiamo tra noi e verso chi incontriamo.

Per questo Papa Francesco ci ha incoraggiati con la sua testimonianza: «Mi preparo bene, perché il Natale è sempre una sorpresa. È il Signore che viene a visitarci, e io vivo questo arrivo con la mistica dell’Avvento: aspettare un po’ di tempo e predisporsi per incontrare Dio, che rinnova tutto in bene».