Il volto di Albino Luciani sui media

Introduzione alla celebrazione nel 40° dall’elezione di Papa Luciani - Canale d'Agordo
26-08-2018

In questi giorni, in modo piuttosto sorprendente, il volto di Albino Luciani è comparso nei media. I 40 anni dalla sua elezione a vescovo di Roma hanno riacceso ricordi, emozioni, interpretazioni, gesti, parole…

40 anni sono una parabola biblica dell’attesa, del cammino che conduce alla Terra promessa.

Questa comunità di Canale d’Agordo, unitamente ai paesi di queste vallate e nel contesto della nostra Chiesa di Belluno Feltre il 26 agosto 1978 si è incamminata al seguito di questo suo figlio don Albino. Oggi siamo qui per questo: per cogliere il segno che egli rappresenta per tutti noi e per riceverlo ancora nella sua novità.

Non ci preoccupa tanto se ci sia o non ci sia un bel miracolo a comprovare la beatitudine che il Signore ha manifestato nella persona e nella vicenda di Albino Luciani. Ci sta a cuore il dono di bellezza, di unità, di bontà, di verità che egli ha ricevuto e fatto crescere come un seme che giunge a maturazione portando frutto.

Tale frutto non è scontato e non è come una vittoria finale, ma è un atto fiduciale, una consegna d’amore, una pasqua di vita.

Molto opportunamente oggi la parola del Vangelo ci permette di guardare a don Albino attraverso la scelta compiuta da Pietro: restare con Gesù, nonostante tutto: «Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Essere Chiesa è questa libertà e questa scelta d’amore di restare con Gesù e, perciò di far scorrere ancora le sue parole di vita eterna.

Siamo contenti della presenza del vescovo Lauro, pastore della Chiesa sorella di Trento. Siamo in un continuo affacciarsi l’una sull’altra. Penso all’esperienza condivisa della formazione dei seminaristi. C’è gratitudine vicendevole. È in questa fraternità che saremo anche più liberi e più coraggiosi di restare con Gesù.