Lettera per il cammino di Avvento

al Presbiterio - prot. n. 59/2019
16-12-2019

Carissimi,

constato, con una certa meraviglia, che l’ultima lettera al presbiterio risale al 31 maggio scorso in vista dell’Assemblea del presbiterio, ma trovo anche una bozza di una lettera non conclusa e non spedita degli inizi di luglio scorso… Era la stagione dei cambi pastorali per molti dei nostri preti. Avevo scritto un “grazie di cuore” a loro per la disponibilità dimostrata e per la consapevolezza della situazione che mi hanno testimoniato. Accanto a questo c’è una grande riconoscenza verso i Consigli pastorali che avevo incontrato per prospettare loro il cambio del parroco. Per alcune parrocchie si è trattato di ripensarsi nella collaborazione stretta con le altre vicine, condividendo lo stesso parroco. Immediatamente dopo, in ogni convergenza foraniale, abbiamo avuto l’Assemblea diocesana e, poi, l’incontro con il Coordinamento foraniale. Vorrei esprimere anche a riguardo tanta riconoscenza. Sullo sfondo vi sono gli orientamenti pastorali 2019-2020 che ci aiutano a “camminare insieme” con delle priorità. Il titolo in questo è illuminante per la nostra pastorale: Camminiamo insieme sulla via del Vangelo. Chiudo questa premessa evidenziando l’aspetto più promettente sul quale concentrare le nostre attenzioni. Potremmo dire che la pastorale oggi è sollecitata a guardare alle persone nelle loro situazioni di vita più che preoccuparsi delle proposte e delle cose da fare. A riguardo vi riporto quanto pubblicato in Avvenire del 24 novembre scorso, quando le diocesi della Toscana hanno commemorato il 5° Convegno ecclesiale nazionale del 2015. Si tratta di una interessante citazione di padre Christoph Theobald: «Il luogo più importante di una parrocchia non sono i suoi servizi o le sue attività, ma la porta che deve essere sempre aperta». Coraggio!

Considero, di seguito, alcuni punti che riguardano il nostro cammino ecclesiale e il nostro impegno ministeriale.

  1. In queste settimane siamo ancora a completare i cambi pastorali. Mi preme ricordare, a livello diocesano, l’inizio del servizio volontario dell’Economo diocesano affidato a Michele Bez, fino ad oggi Presidente dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (IDSC). Un grazie enorme va a don Christian Mosca per l’impegno profuso precedentemente. Nell’IDSC nelle prossime settimane subentrerà a Michele, come Presidente, uno degli attuali revisori dei conti, Augusto Zovi. Anche a lui siamo molto grati che abbia accettato l’incarico. Ora attendiamo anche d. Diego Bardin che assumerà in pieno l’ufficio di Vicario episcopale per i beni temporali. Il 12 gennaio, infatti, gli subentrerà nelle tre parrocchie del centro di Feltre d. Angelo Balcon a cui va l’augurio più sincero.
  2. Ora sta davanti a noi una stagione certamente impegnativa, ma anche promettente. Concentrarsi e impegnarsi su una o due collaborazioni tra parrocchie “prossime” chiede di incontrarsi tra persone: penso ai Consigli pastorali o a chi svolge qualche servizio come operatore e animatore. Tutto questo esige, poi, di parlarsi e scegliere insieme, riconoscendo la risorsa che ogni parrocchia rappresenta per le altre. È una “creatività” pastorale da incoraggiare e sostenere. Su questo auspico che il Coordinamento foraniale abbia l’attenzione di accompagnare e di aiutare le parrocchie all’interno della convergenza foraniale.
  3. In prospettiva pastorale, è importante incoraggiare quanto l’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi ha proposto in particolare per i bambini che in quest’anno iniziano il loro cammino catechistico. Gli atteggiamenti e le attenzioni di fondo sono indicati negli orientamenti pastorali al n. 6. Direi che quanto indicato può essere applicato anche per gli altri gruppi di ragazzi, infatti potete cogliere in queste indicazioni una sensibilità e una metodologia che valgono per tutta la pastorale, in particolare quando si ha a che fare con adulti, con genitori, con famiglie. La proposta del sussidio – Gesù viene in casa nostra – per incontrarsi in famiglia con un racconto del Vangelo è applicabile in tante situazioni di accompagnamento e di formazione. Sarebbe davvero interessante e bello che si cercasse di attuare la proposta nella prossima Quaresima, al posto del solito incontro catechistico.
  4. Ha avuto risonanza, inoltre, una lettera – inoltrata tramite il sito diocesano e la stampa che ho scritto d’accordo con l’équipe dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Famiglia, per invitare ad un primo incontro le persone che si trovano in situazione di separazione o di divorzio o di nuove unioni. La lettera aveva lo scopo di giungere lì dove tante persone si sono sentite “messe da parte”, con la sofferenza che ciò ha provocato, oltre a quella della situazione familiare. Ha partecipato quasi un centinaio di persone da tutta la diocesi e qualcuno anche da fuori. L’incontro è stato molto intenso, costruito attorno al racconto evangelico del cieco di Gerico (Mc 10,46-52): «Coraggio, alzati, ti chiama». Non ci sono state polemiche, ma tanta riconoscenza da parte dei convenuti per essere stati invitati e per essersi sentiti accolti e incoraggiati. Abbiamo capito, in équipe, che spesso le persone possono prendere le distanze dalle nostre comunità quando non si sentono accolte per quello che sono e nella loro ricerca di Dio. Abbiamo già proposto un secondo incontro, il 15 marzo, nel primo pomeriggio al Centro Papa Luciani. Avevamo riflettuto sulle implicanze pastorali dell’Amoris laetitia con d. Giampaolo Dianin, il 14 giugno 2016, nell’incontro di formazione per il presbiterio. Da allora si è cercato di ripartire con la pastorale della famiglia, per cui, con il rinnovo dell’Ufficio diocesano, si è aperto un cantiere che abbisogna di ulteriori passaggi. Ora l’equipe dell’Ufficio diocesano sta lavorando alacremente per collegare famiglie tra le convergenze foraniali e per promuovere a tale livello delle collaborazioni e degli aiuti vicendevoli. È opportuno segnalare all’Ufficio diocesano coppie di sposi che possano offrire il loro contributo. Vedremo quando sarà possibile un’ulteriore discernimento sulla situazione familiare nel nostro contesto e un approfondimento circa il nostro impegno pastorale.
  5. Formulo qui anche un invito a partecipare al ritiro di Avvento che si concentrerà sull’incontro tra Maria di Nazareth ed Elisabetta e sull’inno del Magnificat. Come già sapete, si terrà giovedì 19 al Centro Papa Luciani con inizio alle ore 9.00. Si concluderà alle 12.00. Per chi vuole poi ci sarà la possibilità del pranzo insieme. Questi appuntamenti, accanto a quelli mensili di Lievito di fraternità, non sono “lezioni di spiritualità o di teologia”, ma sono momenti di fraternità dove conta la partecipazione di ognuno e la sua personale predisposizione spirituale, inoltre sono momenti di formazione – non cattedratica – ma esistenziale, dove ognuno porta con sé la propria ricchezza di vita e accoglie quella altrui.
  6. Mi preme lanciare qui un’iniziativa di formazione per il presbiterio. Non ha la pretesa di coinvolgere tutti, ma chi ha vivo desiderio di un confronto a partire da alcune sollecitazioni teologico-pastorali che deriveranno dalla lettura e dallo scambio reciproco di un testo uscito da alcuni mesi. L’autore è il gesuita Christoph Theobald. S’intitola: Urgenze pastorali. Per una pedagogia della riforma, edito da EDB. Vuole essere un modo per pensare insieme e arricchirsi insieme guardando il futuro con le novità che sta riservando alla nostra vita pastorale e al nostro ministero. La forma di incontro è particolare: uno, a turno, presenterà un capitolo o una parte di esso, poi ci si confronterà cenando insieme. È importante che i partecipanti abbiano previamente letto la parte che si affronta nell’incontro. Il primo appuntamento è previsto per lunedì 13 gennaio, presso l’agriturismo “Vena d’Oro”, dalle 18.00 alle 22.00 circa. L’impegno non deve essere episodico, ma continuativo, all’incirca una volta al mese e per questo ci si accorderà meglio con chi aderirà. Per il primo incontro la presentazione della parte che verrà approfondita sarà fatta da d. Rinaldo Ottone. L’iniziativa è aperta a chi vuole: è necessario mettersi in contatto con d. Francesco Silvestri per segnalare l’adesione e per ulteriori informazioni ( silvestri@diocesi.it ).

Avremo modo di scambiarci l’augurio per la celebrazione del Natale 2019 nel ritiro di giovedì prossimo. Questo tempo che domanda un “di più” di cura pastorale ci rafforzi nel ricordo fraterno e nell’aiuto vicendevole, con una preghiera particolare a chi ha motivo di particolare sofferenza fisica e interiore.

Vorrei poter raggiungere ognuno con quello che ieri la Parola di Dio ci ha suggerito come metafora anche del nostro ministero: «Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge» (Gc 5,7).

Dunque, buona attesa pastorale!

Belluno, 16 dicembre 2019

+ Renato, vescovo