Messa crismale – pellegrinaggio a Padova

Al Presbiterio e unitamente alle Comunità parrocchiali - Prot. n. 62/20
20-05-2020

Carissimi,

da lunedì 18 maggio le celebrazioni dell’Eucaristia nelle nostre chiese vanno assumendo la loro forma originaria: sono celebrazioni del popolo di Dio, convocato in assemblea liturgica. Chi convoca è il Signore Risorto, attraverso tante mediazioni, tra cui quella essenziale del ministero presbiterale.

Siamo ammirati di come le comunità parrocchiali hanno vissuto il periodo dell’emergenza, accettando la limitazione nella partecipazione alle celebrazioni liturgiche. Sono nate tante riflessioni per scoprire ulteriori significati e motivazioni di fede. Abbiamo anche gustato le tante buone iniziative che hanno sostenuto la preghiera e la testimonianza di vita cristiana. La Carità, che è sempre il frutto più grande e più bello dell’Eucaristia, è stata custodita e alimentata in tanti gesti d’amore, diventati così un “culto spirituale”. Il desiderio di incontrarsi e di condividere, dopo l’esitazione e il timore degli inizi, si è ancor più acceso.

Ora il cammino che si apre dinnanzi suscita trepidazione in noi tutti: che cosa ci succederà? Nel racconto evangelico di oggi Gesù promette che «lo Spirito della verità, [ci] guiderà a tutta la verità […] e annuncerà le cose future» (Gv 16,13). Molto opportunamente ci è data la possibilità di celebrare l’Eucaristia del Crisma nel giorno di vigilia della domenica di Pentecoste. Solitamente si faceva la mattina del giovedì santo prima di iniziare il Triduo pasquale. Questa celebrazione unica nel corso dell’anno liturgico evidenzia il segno sacramentale dell’olio utilizzato in più sacramenti e in diverse stagioni della vita delle persone. Ungere con l’olio indica l’azione guaritrice e consacrante dello Spirito promesso e donato da Gesù. Ringrazieremo Dio che unge la nostra umanità e la apre alla sua pienezza di vita, inoltre ci consacra a portare ovunque il Vangelo nella nostra vita. Sarà anche una prima possibilità di incontro diocesano non solo per il Presbiterio, ma anche per una rappresentanza di laici e religiose/i che proviene dalle nostre comunità.

Saremo attenti e premurosi a incontrarci nelle modalità indicate dal Protocollo di intesa tra CEI e Governo. Vivremo questo incontrarci “eucaristico” per esprimere la gioia di essere amati e salvati dal Signore e come condivisione di preghiera per tante situazioni di vita che attendono l’unzione di carità del Signore e di noi suoi discepoli.

Qui allegate vi sono le indicazioni per gli orari e le modalità di celebrazione in Cattedrale, sabato 30 maggio, con inizio alle ore 9.15.

Si tratta anche di prepararci alla celebrazione, tenuto conto dell’accesso contingentato.

Ecco alcune indicazioni previe:

  1. La celebrazione verrà anche trasmessa in diretta da Telebelluno e dalla pagina Facebook de L’Amico del popolo. Ne tengano conto i presbiteri più anziani e chi non potrà farsi presente. Per questo si è chiesto di trasmettere in diretta, allo stesso tempo invitiamo i parroci a dare comunicazione di questa possibilità alle comunità parrocchiali.
  2. La Cattedrale ha capienza di 140 posti. Occorre che i presbiteri che intendono concelebrare diano il nome al proprio Vicario foraneo entro martedì sera, 26 maggio.
  3. Ma contiamo che possa essere presente in Cattedrale anche una rappresentanza di laici e religiose: per questo invitiamo i parroci a segnalare il nome di chi tra questi vorrebbe essere presente. Orientativamente indichiamo una decina per convergenza foraniale. I parroci segnalino contestualmente al loro nome anche quello di queste persone al proprio Vicario foraneo.

Aggiungo un’ulteriore informazione e invito riguardante il Pellegrinaggio in occasione della Tredicina di S. Antonio di Padova. Sarà lunedì 1 giugno. Potremmo partecipare in numero di 20 presbiteri e 100 fedeli. Si può andare con mezzi propri, parcheggiando all’ex Foro Boario in Prato della Valle. Ma stiamo provvedendo anche al viaggio in pullman. Anche per questa iniziativa occorrerà segnalare la partecipazione, tramite i parroci, al proprio vicario foraneo, sia chi prenota il posto in pullman sia che pensa di andare con mezzi propri, in modo da avere l’accesso garantito. Prima della celebrazione della Messa che sarà alle ore 17.45, ci si potrà accostare al sacramento della Penitenza. Le indicazioni dell’orario e dei luoghi di partenza saranno comunicate e riportate sul sito diocesano, dove anche sarà indicato come ricevere la trasmissione in diretta sia televisiva su Rete Veneta (canale 18 DT) sia streaming web sia Youtube sia Facebook.

La Parola del Risorto, con la sua promessa di essere sempre con noi, ci sostenga e illumini il nostro cammino!

Con affetto

Belluno, 20-05-2020

+ Renato, vescovo

 

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 Indicazioni per la celebrazione

 

La celebrazione inizierà alle ore 9.15, in diretta su Telebelluno.

Sistemazione in Cattedrale

I presbiteri e i diaconi arrivino in Cattedrale entro le ore 9. Seguendo le indicazioni dei volontari, dopo aver igienizzato le mani e indossata la mascherina, si sistemano al posto indicato. Lì si indossano camice e stola bianca personali, che ciascuno deve portare con sé. Non è possibile accedere alla sacrestia. Per tutta la celebrazione si indossa la mascherina.

Durante la celebrazione

Entreranno in processione solamente i ministranti con turibolo e croce, i diaconi con Evangeliario e ampolle degli olii e il Vescovo.

Durante la preghiera eucaristica tutti restano al proprio posto: sarà cura di un ministro portare il microfono a due concelebranti per la preghiera.

Comunione

La comunione per i concelebranti si farà sotto le due specie, restando al proprio posto: alcuni presbiteri passeranno con pisside e calice, i concelebranti si igienizzano le mani (per chi non ha il proprio gel passeranno prima dei ministri con il gel), prendono la particola e, senza avvicinare la bocca al calice, la intingono e si comunicano.

Distribuzione olii

Per evitare assembramenti la distribuzione degli olii non si svolgerà come al solito: dopo la celebrazione saranno consegnate ai vicari foranei delle ampolle con gli olii per la propria forania; sarà poi cura dei vicari foranei provvedere alla distribuzione in un secondo momento, secondo le modalità che riterranno più comode e opportune.

Nb: Quest’anno non potranno partecipare, come consuetudine, chierichetti e ministranti.