Nelle esequie del vescovo Pietro Brollo

Nella cattedrale di Udine
07-12-2019

Si riveste di commozione questo percorso che oggi hanno fatto alcuni di noi, provenienti dalla Diocesi di Belluno-Feltre, tra cui il vescovo Giuseppe Andrich che prima di succedere al Vescovo Pietro gli fu vicario generale. Sono le strade del ministero episcopale di questo nostro pastore Pietro: da Udine a Belluno Feltre e, poi, ancora da Belluno Feltre a Udine.

Siamo qui oggi accolti dalla Chiesa sorella di Udine per svelare e riconoscere questo montano e articolato cammino di comunione. Era nel sangue del Vescovo Pietro, ne aveva l’animo inondato. Questa è stata la sua passione pastorale.

In vista del Grande Giubileo del Duemila il vescovo Pietro abbozzava un’alba di comunione. Divenne missionario tra le mille strade tortuose delle vallate e dei passi dolomitici per suscitare sete e fame di comunione. Anche le sue sciate si comprendono in questo suo slancio, concretamente vissuto in un accostarsi fraterno ai compagni di viaggio.

In questi giorni, in particolare da quando è iniziata una preghiera tutta particolare – direi “preghiera del cuore” – per accompagnare questo ultimo tratto di cammino del vescovo Pietro, ho raccolto tante e tante confidenze dalla gente e dai nostri preti. Mi sembrava sgorgassero dal ricordo dei suoi occhi lucenti, istantanei, celestiali, capaci di incidere bontà e compartecipazione e dall’impressione di quel volto contenuto che liberava la bellezza di un sorriso invitante e ospitale. Mi hanno colpito queste confidenze: erano tutte a esprimere la più disarmante e la più divina riconoscenza: «Il Vescovo Pietro mi ha voluto bene!».

Alla Chiesa di Udine con il suo Arcivescovo – in questo commiato pasquale che la Liturgia ci fa celebrare – portiamo la gratitudine di questo “essere stati amati” dal vescovo Pietro, figlio di questa terra.

Al Signore Gesù suggeriamo un’insolita preghiera che si innalza dall’affetto della fede e che è anche il nostro Magnificat: «Il Vescovo Pietro ci ha fatto conoscere la tua amicizia, il tuo amore. Amen».