Uno sguardo verso il nuovo anno pastorale

Lettera ai Presbiteri e ai Diaconi - Prot. n. 83/2020
22-08-2020

Carissimi,

in questi giorni una parte di popolazione vive il tempo delle vacanze, ma anche molte persone stanno svolgendo il loro lavoro dopo la sospensione lavorativa dei mesi più colpiti da Covid-19. Ma ci sono anche persone e famiglie che subiscono il disagio della disoccupazione.  Siamo diventati tutti più sensibili a queste situazioni di difficoltà. Oltre all’auspicio e all’appello che le situazioni più critiche possano avere uno sbocco degno e giusto, è necessario sollecitarci a vicenda per coinvolgerci in solidarietà di intenti e nel vicendevole aiuto. Le nostre comunità cristiane possono dare il proprio e specifico contributo, arrecando fiducia e speranza.

In tutto questo la nostra attenzione e la nostra trepidazione sono rivolte al nuovo anno pastorale 2020-2021. Vorremmo inoltrarci in esso non baldanzosi e superficiali, ma arricchiti dall’esperienza vissuta nei mesi che ci hanno preceduto, fin da quando abbiamo potuto prendere consapevolezza della diffusione del Coronavirus e delle conseguenze del contagio virale. Conosciamo tutti quanto è successo. Ora siamo entrati in una fase che potrebbe riservarci dei parziali ritorni che potranno impegnarci in attenzione e prevenzione. Consideriamo tutto questo con senso di responsabilità.

  1. Una prima considerazione riguarda il nostro cammino di Chiesa. Qualche domenica fa il Vangelo ci ha presentato l’immagine della barca che «distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde» (cfr. Mt 14,22-33). Vi erano raccolti, su invito di Gesù, i discepoli. Quella traversata indica anche il nostro odierno tragitto di Chiesa. Ci siamo sentiti sballottati con la sensazione di smarrimento che ciò inevitabilmente suscita. Il racconto evangelico sembra dirci che è così il procedere della Chiesa nel tempo: una barca in acque agitate. La prova della paura la si vive spesso. È necessario lasciarci raggiungere dal Risorto. La sua mano tesa è possibile ieri, oggi e sempre. Ritrovarci in quella barca mentre ci prende la paura e cominciamo ad affondare, ci fa confluire nella grande preghiera: «Signore, salvaci!». Proprio questo è “prioritario” nell’avventura di Chiesa che stiamo vivendo. Oggi siamo più consapevoli che non siamo già approdati alla sponda di arrivo e che le acque possono agitare la nostra barca fino a impaurirci. Ma il Risorto avanza verso di noi. Diventare Chiesa che si protende verso di Lui può riconciliarci con tante asperità e difficoltà incontrate.
  2. A seguito di questa riflessione, mi preme comunicare che in questa fase abbiamo anche dei ritardi nella elaborazione degli Orientamenti pastorali per tutta la Diocesi, dunque per le nostre parrocchie. A seguito di una riflessione avvenuta sia in Consiglio pastorale diocesano sia in Consiglio presbiterale, possiamo qui informare che nei prossimi giorni – fine di agosto e primi di settembre – potranno essere consegnati gli Orientamenti pastorali 2020-2021. Lì ci saranno indicazioni anche per la vita pastorale ordinaria, pensiamo ad esempio all’accompagnamento dei ragazzi e delle famiglie nel cammino di Iniziazione cristiana, alle collaborazioni da attivare tra parrocchie vicine, agli appuntamenti diocesani, al rinnovo del Consiglio parrocchiale per gli affari economici e, soprattutto, agli atteggiamenti pastorali da maturare insieme.
  3. Ne consegue una precisazione riguardante la celebrazione dei sacramenti di Iniziazione cristiana che è possibile, purché avvenga nelle modalità di precauzione sanitaria che conosciamo. La Messa di prima comunione si può fare, ma nella modalità di piccoli gruppi di ragazzi, anche per contenere l’afflusso di gente e per infondere un carattere maggiormente comunitario. Possiamo prevedere di distribuire in più celebrazioni dell’Eucaristia questo evento di “prima comunione”. La comunità parrocchiale è così coinvolta con più immediatezza. Ridurre il connotato di eccezionalità e straordinarietà che la Messa di prima comunione aveva assunto nel recente passato è molto opportuno. Ci permette di favorire e valorizzare gli aspetti e le componenti più essenziali della celebrazione. Per la celebrazione della Confermazione valgono le medesime indicazioni. Per ricuperare questo stile di essenzialità, intendo offrire la possibilità di celebrare la Confermazione nelle serate feriali, magari di fine settimana. L’occasione potrebbe favorire un certo stile di “nobile semplicità” e di sobrietà. Incoraggio i parroci a contattare la segreteria vescovile per fissare eventuali celebrazioni nelle sere dei giorni feriali.
  4. Vorrei qui informare che è stata fissata la data per l’Ordinazione diaconale del seminarista Sandro De Gasperi originario di Caviola. Sarà domenica pomeriggio 28 febbraio, nella Concattedrale a Feltre, dal momento che Sandro sta facendo la sua esperienza pastorale nelle parrocchie del Centro storico di tale Città. Questo evento ci incoraggia molto, ma anche ci richiama all’impegno di sostegno della preghiera. Occorre che ci facciamo carico dell’intenzione di pregare anche per le vocazioni al ministero ordinato con più assiduità. In Seminario a Trento continueranno il loro percorso formativo Andrea Canal di Santa Giustina, Stefano De Cian di Roe e Federico Toccane di Libano. È possibile che altri due giovani possano iniziare il cammino propedeutico di un anno a seguito del quale entreranno in seminario.
  1. Un saluto di “benvenuto” lo rivolgiamo a due presbiteri che sono già presenti in diocesi e vi operano pastoralmente: Virgilio Agostinelli, che ora collabora con d. Cesare Larese nelle parrocchie di Agordo, La Valle e Taibon; e d. Antonello Catilde che collabora nelle parrocchie di Levego-Sagrogna, Castion e Visome. Un pensiero di particolare vicinanza va a tutti i nostri presbiteri che vivono situazioni di infermità o di malattia, nelle proprie abitazioni o in Casa Kolbe e altre case di soggiorno. Un incoraggiamento va a d. Francesco Silvestri, che sta portando avanti bene e con risultati la terapia a cui è sottoposto. Sosteniamo tutti con la nostra preghiera.
  2. Desidero dare qui comunicazione di una scelta maturata definitivamente in questi ultimi mesi, il cui decorso caratterizza un tempo di discernimento che si è sviluppato negli ultimi tre anni. Riguarda il nostro presbitero Luca Sartori, attualmente vicario parrocchiale di Cavarzano e di Sargnano, ordinato nel 2016. Dal prossimo 23 settembre diventerà alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Inizierà quindi la formazione per svolgere il ministero ordinato a servizio della Santa Sede, nella cosiddetta “diplomazia ecclesiastica”. La nostra Chiesa di Belluno-Feltre, attraverso la disponibilità di d. Luca, offre questo contributo al ministero che il papa svolge a livello mondiale nel rapporto con le Conferenze episcopali nazionali e nel rapporto con gli Stati. Papa Francesco ha evidenziato di questo particolare servizio ecclesiale la dimensione missionaria e universale. Il nostro grazie va innanzitutto a d.

Luca, ma anche alla sua famiglia e alle comunità da cui proviene e che ha servito, unitamente ad Andrea Constantini con il quale egli ha condiviso il ministero pastorale. Tale gratitudine raggiunge tutto il Presbiterio con il vescovo emerito Giuseppe: è da questo rapporto di paternità e di fraternità, sviluppato negli anni di formazione e di esercizio del ministero, che è maturata questa scelta. Accompagniamo d. Luca con il nostro affetto e la nostra preghiera. Con la benedizione del Signore

Belluno, 22 agosto 2020

+ Renato Marangoni